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Giu 20
2022

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Roma - Si sono svolte nel fine settimana le quattro tappe a calendario per la terza giornata del Trofeo Italiano Beach Rugby, entrato ormai nel vivo con un coinvolgimento sempre più appassionato di giocatori e pubblico.

Pescara, Torregrande-Oristano, Trani e Napoli le località coinvolte, tutte caratterizzate da un’ottima organizzazione, livello tecnico decisamente interessante e tanta, tanta voglia di far festa prima (con rugbiste e rugbisti del minirugby), durante e dopo, con i terzi tempi che meriterebbero una competizione a parte!

 

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PESCARA
Prima volta a Pescara per una tappa ufficiale del Trofeo Italiano Beach Rugby, e subito un grande successo. Otto le squadre in gara per ben 12 ore nella giornata di sabato 18 giugno presso lo stabilimento balneare “La Capannina”: Pescara Rugby, Abruzzo Rugby Rebels, Avezzano Rugby, Belli Dentro, Sabbie Mobili, Santa Maria Capua Vetere e Scottadito Pesaro, in rappresentanza di Abruzzo, Lazio, Marche e Campania.

Presenti anche il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, che ha dato il kick-off alla tappa, il vicepresidente del CR Abruzzo Giuseppe Luciani, il tecnico federale Antonio Colella e il presidente del Pescara Rugby Asd Angelo Cavarocchi. 

La kermesse era organizzata dal Pescara Rugby ASD, in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby ed il Comitato Regionale Abruzzo, con il patrocinio del Comune di Pescara: in mattinata le attività di Minirugbydall’Under 7 all’Under 13, che hanno scaldato il pubblico in vista delle gare dei più grandi.

Alle 14.30 via alla competizionecon formula a 2 gironi, semifinali e finali, per la seguente classifica finale: 


1° Scottadito Pesaro 
2° Belli Dentro 
3° Sabbie Mobili 
4° Avezzano 
5° Sharks Pescara 
6° Tiburones Pescara 
7° Abruzzo Rugby Rebels 
8° Barbarian

Finale tra Belli Dentro e Scottadito: gara emozionate, giocata meta a meta, con vittoria per 3 mete a 2 degli Scottadito Pesaro con marcatura decisiva a pochi secondi dalla fine.

Dopo le premiazioni via al Terzo Tempo all’insegna di mezze maniche agli scampi!! 

 

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TORREGRANDE - ORISTANO
Dopo lo stop per il Covid, sabato 18 giugno è finalmente tornato il Beach di Torregrande, organizzato dall'Oristano Rugby, con dirigenti e giocatori impegnati per giorni in un grande lavoro di squadra.

Dalle 9,30 le prime squadre coi bambini, ma la società ha voluto dare il via con il RUGBY INTEGRATO, sempre più presente grazie alla collaborazione con SEA SCOUT: presente, e molto divertito, anche il Prefetto di Oristano Dott. Fabrizio Stelo, che ha deciso di restare per tutta la mattinata.

Presenti con le categorie Minirugby dall’Under 9 all’Under 15 i Club Oristano, Sinnai e Olbia, poi spazio al Flag Rugby Trofeo C.O.N.I., ed infine mega-festa per tutti i partecipanti con premiazioni e Terzo Tempo.

Dal primo pomeriggio via al torneo Seniores, che ha visto partecipare le seguenti squadre: 


Oristano
Sinnai+ Capoterra (Cinghiarotteri)
Alghero
Bulldog Sassari
Sassari Rugby
Cagliari Rugby


Formula con due gironi da tre squadre, arbitri Ucheddu e Gutierrez: qualificate Oristano, Alghero, Bulldog e Cinghiarotteri, finalina vinta dall'Alghero con golden meta, mentre la Finalissima è stata disputata tra i padroni di casa dell'Oristano Rugby ed i Cinchiarotteri, che si sono aggiudicati il trofeo.


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TRANI
Domenica 19 giugno l’attesa tappa di Trani in Puglia. Quattro le squadre maschili iscritte:

Draghi Bat (organizzatori)
Bari
Bitonto
Santeramo

Due le selezioni femminili: 

Bisceglie 
Capurso

La formula adottata prevedeva un girone unico per le squadre maschili e due incontri, andata e ritorno, per le due squadre femminili. 

Tra le ragazze è la squadra del Capurso ad avere la meglio, portando a casa anche il premio per la miglior giocatrice del torneo.

Tra i ragazzi trionfa il Bari, anche in questo caso con tanto di premio per il miglior giocatore del torneo.

Le classifiche finali:

Femminile

1) Capurso
2) Bisceglie 

Maschile 

1) Bari 
2) Santeramo 
3) Draghi Bat
4) Bitonto 

Hanno preso parte alla tappa anche alcune selezioni Under 16, maschili e femminili, affiliate alla squadra di casa, che si sono esibite in due momenti provando per il prima volta il Beach Rugby.

 

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NAPOLI
Dopo due anni di stop per pandemia, il grande Beach Rugby torna a Napoli. 

Nella splendida cornice del lido Miramare di Castelvorturno la giornata inizia presto, con la mattinata dedicata ai tanti ragazzi e ragazze del Minirugby (da U7 a U13) e dell’Under 15, protagonisti di partite spettacolari come antipasto di lusso della tappa ufficiale del pomeriggio.

Dopo la pausa per il pranzo, sono scesi sull’arenile alle cinque squadre Seniores, impegnate con formula di “girone all'italiana" tutte contro tutte:


Crazy Crabs
Pirati di Nisida
Colombiani di Nisida
Kenioti
Chicken Little

Allo scontro finale ci arrivano a punteggio pieno i padroni di casa dei Pirati di Nisida e i Crazy Crabs: a spuntarla la compagine romana con il punteggio di 3 a 2, quindi il via alla grande festa che ha coinvolto giocatori e pubblico fino a tardi.


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Giu 14
2022

Si sono svolte nel fine settimana le quattro tappe che hanno dato il kick-off ufficiale all’edizione 2022 del Trofeo Italiano di Beach Rugby.

Umbria, Sardegna, Lazio e Sicilia e regioni coinvolte rispettivamente nelle località di Tuoro Sul Trasimeno (Perugia), Sassari (valido per la Sardinia Cup), Terracina (Latina) e Catania (lido “Le Capannine”). Di seguito un breve report per ciascuna della tappe:

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TUORO SUL TRASIMENO

Splendido lo scenario della spiaggia di Tuoro sul versante est del lago umbro, scelto dal Club organizzatore APD Fortitudo Magione coordinato del Responsabile Tecnico Gianluca Mencaroni.


In mattinata spazio al minirugby, con 120 bambine e bambini dall’U5 all’U13 a sfidarsi sulla sabbia in rappresentanza, oltre che della Fortitudo Magione, di Rugby Perugia Junior, Unione Orvietana Rugby, Ternana Rugby Club, Terni Rugby, Rugby Perugia e, dalla Toscana, le Crete Senesi Rugby.

A seguire la gara vera e propria, valida per il Trofeo nazionale: a contendersi i piazzamenti Rugby Perugia, Città di Castello Rugby, Cimina Brothers e, ultima nella citazione ma prima nella classifica finale, Clanis Rugby Cortona, che nel match decisivo ha superato i Cimina Brothers fino ad allora imbattuti. A premiare le squadre in rappresentanza dell’Amministrazione comunale la Sindaca di Tuoro, Maria Elena Minciaroni e l'Assessore Thomas Fabilli. Con loro anche il Presidente dell'APD Fortitudo Magione Leonardo Boldrini, il Presidente del Comitato Regionale Umbro Egiziano Polenzani,  Matteo Corazzi, Responsabile Promozione & Sviluppo per il Comitato FIR Umbria, e Zeno Zanandrea, Responsabile Nazionale FIR per il Rugby a 5, che ha dichiarato “Complimenti agli organizzatori, oggi si è vista una grande festa che grazie alla collaborazione del Comitato Umbro e dei Club che hanno partecipato hanno confezionato un grande evento, importante per la Federazione in termini di promozione del nostro sport. Ringrazio il presidente Egiziano Polenzano per la sua disponibilità, sono certo che questo sia solo il primo di una serie di momenti altrettanto importanti non solo per il rugby umbro”.

Classifica finale
1° Clanis Rugby Cortona
2° Cimina Brothers
3° Rugby Perugia
4° Città di Castello Rugby 

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SASSARI
Anche questa tappa, valida per la Sardinia Cup, è stata preceduta da un bell’evento di minirugby dedicato alle categorie dall’Under 7 all’Under 13 del Club organizzatore, il Bulldog Rugby Sassari. 

La formula della tappa prevedeva un girone all'italiana con quattro squadre partecipanti, con gare molto combattute caratterizzate da punteggi molto vicini per la seguente classifica finale:

Classifica finale
1° Rugby Sassari
2° Rugby Alghero
3° Rugby Oristano
4° Bulldog Rugby

 

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TERRACINA
Otto le squadre inscritte alla tappa laziale, sede designata per il Master finale che assegnerà il titolo nazionale 2022. Due i gironi, con le prime due di ogni girone ad incrociarsi nelle semifinali prima della Finalissima. Il tutto, anche in questo caso, anticipato dal torneo riservato l minirugby dall’Under 7 all’Under 13 con l’aggiunta dell’Under 15. 250 i partecipanti provenienti dal Lazio e dalla Campania, una vera e propria festa per la migliore introduzione possibile alle gare degli adulti.

I Crazy Crabs ed i The Rockets, squadre espressione rispettivamente del Frascati Rugby Club e della Primavera Rugby, dopo aver vinto il proprio girone superando rispettivamente le Sabbie Mobili ed i Belli Dentro, si sono poi imposti anche nelle semifinali. Sfidandosi in una finale al cardiopalma, dove le difese l'hanno fatta da padrona, finendo i tempi regolamentari sul punteggio bassissimo di 2 a 2. Partita che si è decisa solo alla “Sudden Death” con la prima azione dei tempi supplementari, grazie ad un'intuizione di Emanuele Tani all'ala. 

Miglior giocatore della tappa: Giulio Colitti dei Crazy Crabs, nel 2019 bronzo agli Europei di Mosca con la Nazionale Italiana di Beach Rugby.

 

Classifica finale
1° Crazy Crabs
2° The Rockets
3° Belli Dentro
4° Sabbie Mobili
5° Pirati di Nisida
6° Colleferro
7° Razzi
8° Sand Eaters

 

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CATANIA
Il torneo, tenutosi presso la struttura delle Capannine di Catania, si è svolto con un girone all'italiana con tre squadre partecipanti, due formate dai ragazzi del Valorugby Under 19 ed una, "I Maledetti", formata da ragazzi Catanesi.
La manifestazione ha avuto inizio alle ore 11.00, ed ha visto i padroni di casa de “I Maledetti" vincere tutte le gare aggiudicandosi la tappa. L'incontro tra la squadra Blue e quella rosa del Valorugby ha visto, invece, avere la meglio la squadra Blue.

Dopo la premiazione, che ha visto anche la consegna agli ospiti della coppa in memoria del rimpianto Ezio Vittorio, allenatore dell'Amatori Catania Rugby scomparso un anno fa, le squadre sono state ospiti della struttura delle Capannine di Catania.

 

Classifica finale
1° I Maledetti
2° Valorugby Blue
3° Valorugby Rosa

 

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Giu 13
2022

Dopo aver duramente lottato contro un tumore aggressivo ed infido, questa mattina, 12 giugno 2022, ci ha lasciato il professor Marco Visintin, una delle colonne del rugby toscano, maestro di vita e di gioco per generazioni di atlete ed atleti di una delle regioni più rugbistiche del Paese.

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Marco Visintin, 67 anni, professore di educazione fisica innamorato del rugby, anima del Gispi Prato ed infaticabile organizzatore del Trofeo Città di Prato, era il coordinatore di Promozione & Sviluppo per il CR Toscana, ruolo che sposava perfettamente la sua storia umana e sportiva e per il quale si era speso fino a quando le forze lo avevano retto.

In una nota ufficiale, il Comune di Prato ha espresso così il cordoglio di tutta la sua comunità: “Il professor Marco Visintin per molte generazioni di studenti è stato una vera leggenda dell'educazione fisica, sia dentro che fuori dalla scuola. Una grave perdita per lo sport cittadino e per la scuola. L’amministrazione comunale esprime le proprie condoglianze alla famiglia”.

 

Molto toccato anche sul personale, il Presidente del CR Toscana Riccardo Bonaccorsi lo ricorda così: “Una persona straordinaria, con un amore sconfinato per il nostro sport ed un costante impegno per renderlo sempre più popolare e diffuso. Il suo era un approccio a metà tra lo sport e la cultura, per quella sua capacità di interpretarne i valori più profondi rendendoli strumenti educativi per generazioni di rugbisti toscani: ci mancherà tantissimo, come tecnico, come organizzatore, ma ben di più come persona. Oggi per il rugby toscano è un giorno davvero triste”.

 

Commosso nel ricordo anche Francesco Grosso, Responsabile Nazionale di Promozione & Sviluppo: “Se dovessi usare due parole per descrivere la mia esperienza con Marco, non avrei dubbi: gentilezza e competenza. IL suo modo di intendere il nostro sport, ma soprattutto di trasmetterlo alle nuove generazioni, aveva qualcosa di unico, di prezioso. La sua caparbia, dopo aver sconfitto un’altra malattia terribile alcuni anni fa, è stata incredibile fino all’ultimo, il rugby italiano perde con lui una risorsa difficilmente sostituibile”.

Giu 09
2022

Storia di un progetto nato nell’alta Marca trevigiana per senso di responsabilità ed amore per il rugby, dove i cliché di genere non trovano nemmeno un po’ di spazio….

“RugbyXTUTTE” è stato il logo sul frontale delle maglie azzurre al torneo di qualificazione per la Female Rugby World Cup di Novembre in Nuova Zelanda. Come si sia chiuso quel torneo lo sanno tutti, un trionfo per le nostre ragazze che lo hanno vinto davanti a Scozia, Irlanda e Spagna giocando un rugby veloce, fisico e tecnico.

In pratica, il miglior spot possibile per un movimento, quello del rugby femminile italiano, che proprio grazie ai risultati internazionali delle nostre Azzurre, ora quinte nel ranking di World Rugby, sta crescendo anno dopo anno. In Veneto il costante lavoro di semina condiviso tra Club e Comitato Regionale (in particolare grazie all’indimenticabile e indimenticato Aldo Aceto, un’eredità raccolta benissimo dal team di tecnici coordinato ora dalla Responsabile di Area Elisa Facchini e dal Tecnico Sviluppo Femminile Guido D’Addario) sta passando ora anche alla raccolta, alimentando campionati e serbatoio delle Nazionali Under 18 e Seniores e piazzando ormai con regolarità in finale Scudetto le sue due migliori rappresentanti, le Ricce di Villorba e le Valsugirls (fresche di Scudetto proprio nella Finale contro le trevigiane).

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Un buon esempio arriva da una realtà nata da poco, ma già salita agli onori della cronaca sia per i risultati, sia per il metodo.

4TEAM (da leggere con la M muta, così suona come FORTI) è il progetto unitario lanciato dal Rugby Valdobbiadene Segusino e costruito assieme a Rugby Feltre, Rugby Montebelluna e Rugby Piave: l’obiettivo era evitare la dispersione di quelle ragazze che, una volta raggiunta l’età della divisione dai maschi (fino all’Under 13 si gioca tutti assieme, poi dall’Under 15 i generi si dividono) in un territorio dove le proposte femminili non esistevano. “Sentivamo la responsabilità di non dover lasciare al loro destino le ragazze che avevano deciso di dare fiducia ai nostri Club”, racconta con entusiasmo Alessandro Ragazzi, presidente del Valdobbiadene Segusino. “Ne ho parlato con i colleghi di Feltre, Montebelluna e Piave, il problema era comune, la soluzione non poteva che essere nel fare squadra oltre le squadre, e così abbiamo creato una nuova realtà, una sinergia cui abbiamo dato un’identità ben precisa, a partire dal nome e dal logo, ma che certamente non si limita a questo”.

Due allenamenti a settimana, principalmente presso gli impianti del Valdobbiadene, grazie alle concessioni del Comune recentemente rinnovate ed ampliate, allenatori a rotazione, un sistema di trasporti integrato tra le quattro società, il supporto del Comitato Veneto, e nel giro di poco i risultati non mancano.

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“Da questa stagione ci siamo iscritti alle competizioni ufficiali della FIR, disputando anche la Coppa Conference a XV, già solo questo un risultato fantastico”, prosegue il presidente Ragazzi. “Ma la soddisfazione più grande, oltre a vedere i nostri numeri in crescita e la fiducia delle giocatrici e delle loro famiglie in constante crescita, è stata la convocazione di alcune nostre atlete con la Nazionale Under 18, prima con i raduni, poi addirittura per un match in Francia ad inizio anno, ed infine con ben cinque atlete 4Team (tutte del Feltre, ma questo poco importa) nel gruppo azzurro che ha preso parte al primo U18 Women’s Rugby Festival organizzato dal Six Nations e disputato in primavera a Edimburgo”.

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Per tutta la nostra comunità rugbystica un onore ed un orgoglio pazzeschi, e certamente la miglior promozione possibile al nostro progetto, pensato per rompere ogni barriera di tipo sportivo e culturale, offrendo alle ragazze del nostro territorio opportunità identiche a quelle che fino a prima avevano solo i ragazzi”.

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Martina Busana, Erika Campigotto, Francesca Celli, Sofia Palladino e Silvia Fent le “paladine” del 4Team, ma c’è da credere che ben presto la rappresentanza crescerà ancora…


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“Un progetto bellissimo, che si regge su entusiasmo e volontà di crescere”, conferma Elisa Facchini, Responsabile Promozione & Sviluppo del CR Veneto che ha seguito per conto dell’area tecnica il progetto assieme al collega Guido D’Addario. “Seminare rugby femminile non è mai facile, ma questo territorio e questi Club hanno saputo rispondere, adattando la soluzione al contesto e trovando in una collaborazione reale, che forse è meglio definire alleanza, tra queste quattro società la chiave del successo. Tutti hanno saputo fare un passo individuale indietro per farne dieci collettivi in avanti, ed i risultati stanno a testimoniarlo: il rugby è uno sport magnifico per tutti e per tutte, dobbiamo continuare a lavorare per rompere certi cliché culturali e finche ci saranno dirigenti come quelli del 4Team, noi come Comitato e come Federazione siamo pronti a fare la nostra parte”.

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