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Lug 22
2022

bulldog sassari 1

 

Capita che in Sardegna, a Sassari, il rugby possa essere uno sport più difficile che da altre parti.

No, il riferimento non è alla fatica, alle botte, alla durezza degli allenamenti: molto più semplicemente, alla possibilità di giocarlo su un terreno adeguato e non itinerante, magari anche con una club house nei pressi…

Claudio Pistidda, per anni giocatore dell'altra squadra cittadina, il Rugby Sassari, è il fondatore e l’anima del Bulldog Rugby Sassari, una realtà nata nel 2008. La sua è una storia di passione vera, di una visione ben precisa e di un sogno sembrato più volte a portata di mano, ma fin qui invece puntualmente sfuggito quando tutto sembrava destinato al finale tanto atteso…

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“Il Club (che prende il nome dall’altra grande passione del suo fondatore, per l’appunto i bulldog, ndr) è una grande famiglia, attualmente possiamo schierare tutte le categorie dall’Under 5 ai Seniores sia maschile che femminile, contando per di più anche sul settore rugby integrato per persone con disabilità” racconta con tono appassionato Pistidda. “Complessivamente abbiamo circa 200 persone impegnate nelle nostre attività, tra giocatori, tecnici e dirigenti: considerate le condizioni in cui operiamo, una specie di miracolo”.

Già, le condizioni… Le squadre sono costrette a suddividersi in tre campetti sportivi differenti, la prima squadra di Serie C si allena due volte a settimana in un impianto dove non è consentito fare mischie e contatto fisico per non rovinare il terreno, come imposto proprio dalle “condizioni” di utilizzo. Un altro era dentro l’ippodromo, ma anche lì la concessione è scaduta, e dal 31 maggio il rugby è fuori.

“E dire che già nel 2011 avevamo presentata in Comune la richiesta per poter utilizzare dei terreni pubblici dismessi a ridosso dell’area dei Centri Commerciali”, prosegue il Presidente del Club sardo. “Territorio perfetto per le nostre esigenze: ben servito dai mezzi, parcheggi facili, avremmo riqualificato un lotto originariamente dedicato ad orto, quindi con caratteristiche ottimali, ora in stato di abbandono, vivificandolo con bambine e bambini, famiglie, ragazze e ragazzi, con un sacco di progetti sociali ed inclusivi che ne avrebbero fatto un punto di riferimento per tutta la città. Un po’ lo siamo diventati lo stesso, ma davvero a condizioni per noi sempre più critiche, ora arrivate al punto di collasso”.

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Quale sia, il punto di collasso, è presto detto: i Bulldog sono stati gentilmente “allontanati” anche dallo Sporting Milano 26, l’impianto principalmente utilizzato pur tra i mille vincoli imposti. Lavori di manutenzione improrogabili, con l’incognita che alla riapertura quegli spazi siano ancora disponibili: “Ormai le nostre esigenze sono ampiamente cambiate dopo 11 anni di attività, per nostra fortuna, in costante crescita. Metà dei nostri tesserati sono nel settore minirugby, i progetti inclusivi sono ormai sempre più accreditati (servizio con il Tribunale dei Minori, attività doposcuola, referenti UISP, Save the Children, Futuro Prossimo, centri estivi, supporto psicomotricità con psico-pedagogista), le ragazze sono sempre di più… Insomma, la nostra è ora una realtà importante, che ha davvero bisogno di una casa definitiva. Il Comune in più riprese ci aveva garantito l’affidamento di quel terreno, poi però per una serie di vicissitudini la cosa non si è mai concretizzata: burocrazia, ripensamenti, valutazioni diverse… e noi in mezzo, ad attendere una bella notizia che non arrivava mai”.

La Federazione, per parte sua, non si era tirata indietro: “Anzi, ci hanno supportato a più riprese, la Commissione Impianti ha comunicato formalmente l’interesse sul progetto, e nel caso partisse sappiamo di poter contare su un aiuto concreto, coerentemente con la missione di favorire lo sviluppo del nostro sport soprattutto in zone complicate come la nostra”.

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Il rischio, di fronte a questa montagna di problemi, è quello di perdere le energie e rinunciare al sogno: “Io e le persone che mi aiutano più da vicino siamo davvero stanchi, e mai come questa volta non vediamo la luce in fondo al tunnel”, conclude Pistidda molto preoccupato. “Dove andremo da settembre? Cosa possiamo prospettare a giocatori e famiglie? Il Sindaco ci ha garantito la sua vicinanza, ma quanto sta accadendo è troppo duro da sopportare. Vorrei solo svegliarmi un giorno e scoprire che quello che mi capita spesso di sognare diventi realtà, e non di certo per una soddisfazione personale, ma per loro, per chi ha deciso di darci fiducia in tutti questi anni”.

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Il momento di quel risveglio, forse, è arrivato assieme al caldo pazzzesco di questa rovente estate 2022: la procedura di affidamento del tanto atteso impianto comunale ha subito una grande accelerata proprio nelle ultime settimane, e pare essere seriamente in dirittura di arrivo...

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Nel frattempo, in attesa dell'erba sotto i tacchetti, anche a piedi nudi sulla sabbia i Bulldog non scherzano: la squadra maschile si è infatti qualificata al Master Finale del Trofeo Italiano di Beach Rugby, in programma a Terracina il prossimo 30 luglio, chiudendo all'ottavo posto la stagione di qualificazione. Complimenti Bulldog!!

Lug 19
2022

Ad ospitare gli ultimi appuntamenti di qualificazione due laghi, quello di Santa Croce in Veneto e quello di Bracciano nel Lazio

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Roma - In attesa delle omologazioni da parte del Giudice Sportivo, si sono svolte le ultime due tappe del Trofeo Italiano Beach Rugby della FIR: Veneto e Lazio le regioni protagoniste, in due contesti spettacolari come il Lago di Santa Croce ed il Lago di Bracciano.

Di seguito il report dai nostri "inviati speciali" sul posto, con alcune delle immagini più significative. 

Appuntamento al Master Finale di Terracina: il 30 luglio in palio c'è il titolo nazionale, in una giornata che per la prima volta sarà coperta mediaticamente dalla Federazione in maniera decisamente importante, con le partite del pomeriggio in diretta straming e telecronaca live fino alle premiazioni!!




alpago beach 2022

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ALPAGO | Lago di Santa Croce
Evento bellissimo quello andato in archivio ad Alpago (BL), presso la spiaggia del Lago di Santa Croce: una tradizione solida ormai da anni, incastonata nello splendido scenario del panorama montano bellunese con la Beach Arena protagonista per 48 ore.

Le squadre presenti erano otto per la categoria maschile (due gironi da quattro) e quattro per la femminile (girone unico all’italiana), tra realtà ormai storiche e new entry subito agguerrite.

Il programma prevedeva lo svolgimento delle fasi a gironi nella mattina e le fasi finali nel pomeriggio

Il pronostico per quanto riguarda la finalissima maschile è stato centrato, con le due teste di serie, i Padova Beach ed i The Monsters, che si sono guadagnate la Finale al termine di una fase eliminatoria non priva di colpi di scena.

Per le ragazze il girone è stato sostanzialmente equilibrato, ma le Sabbie Mobili hanno alla fine guadagnato la vetta della classifica senza troppi pensieri.

Al termine del Torneo le premiazioni direttamente al centro dell’Arena alla presenza di tutte le formazioni e delle Autorità locali. I trofei sono stati infatti consegnati direttamente alle squadre dal Sindaco e dall’assessore allo Sport del Comune di Alpago, che non hanno nascosto la loro soddisfazione nel vedere atleti provenienti da diverse parti del Paese sfidarsi per l’ambito trofeo.


La classifica finale:

Categoria Maschile

1. The Monsters
2. Padova Beach
3. I Discepoli
4. Gli Imbriagatti
5. Bula Bula
6. Beach Busters
7. The Bithces
8. The Fox

Categoria Femminile

1. Sabbie Mobili
2. Sabbiette
3. Le Nutrie
4. 4Teams

Spiccano inoltre il premio per il miglior giocatore, consegnato a Milo Pandocchi dei The Monsters, e quello per la miglior giocatrice, consegnato a Giulia Turrin della 4Teams.

Il famoso terzo tempo, direttamente sul morbido prato della spiaggia del lago, ha chiuso magnificamente la giornata con tutti i ragazzi e le ragazze in pista per ballare e festeggiare insieme l’edizione 2022 dell’Alpago Beach Rugby, organizzato dalla società sportiva del Rugby Alpago, soddisfattissima per la riuscita dell’evento dopo due anni di stop.

 

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VIGNA DI VALLE | Lago di Bracciano

Sabato 16 luglio, a Vigna di Valle sul bellissimo lago di Bracciano, è andata in scena la quarta ed ultima tappa laziale del Trofeo Italiano Beach Rugby.

Il torneo ha visto la partecipazione di dieci formazioni maschili, che si sono date battaglia per tutta la giornata per la vittoria di una tappa dal livello tecnico e competitivo davvero alto. con giocate spettacolari e gare punto a punto spesso finite ail’extra-time.

Due i gironi da cinque che hanno decretato la classifica per le Finali, ma mentre il primo girone veniva vinto agilmente dai Belli Dentro subendo solo quattro mete in altrettante partite, il secondo girone vedeva alla fine ben tre squadre prime a pari merito con tre vittorie ciascuna: nel computo delle mete segnate la spuntavano i Crazy Rats sui Rockets ed i Belli De Notte, quest’ultimi protagonisti di tre partite finite ai supplementari e della quarta sfida vinta solo con lo scarto di una meta.

A differenza del girone di qualificazione, nella Finale la difesa dei Belli Dentro va in sofferenza, non riuscendo a contenere le folate dei Crazy Rats, che s’impongono per 6 a 5 alzando la Coppa del vincitore e portando a casa anche il “Man of the Tournament” con Niccolò Pilati.

A fine torneo, dopo le premiazioni di tutte le squadre e degli arbitri che hanno condotto magistralmente le gare, si è svolto il terzo tempo nella splendida location dello stabilimento dell’Arcobaleno Beach.

La classifica finale:

1. Crazy Rats
2. Belli Dentro
3. Rockets
4. Crazy Crabs
5. Belli De Notte
6. Razzi
7. Sabbie Mobili
8. Ironhill
9. Cimina Brothers
10. Mare e Monte

 

Lug 17
2022

conferenza dei presidenti 1

 

fonte: ufficio stampa CR Marche

Le società e il movimento del rugby marchigiani, i vertici regionali di Coni e Federazione, i rappresentanti dell’amministrazione comunale appena insediata. Tutti ospiti e riuniti a Jesi, nell’impianto di via Mazzangrugno “casa” del Rugby Jesi ’70, per cominciare a confrontarsi e prendere confidenza con la splendida realtà della prossima stagione: le Marche, grazie alla sinergia messa in atto dalle società di Jesi e di Pesaro, sede di uno fra i sette nuovi Poli di Sviluppo per le categorie U17/U18, creati dalla Federazione Italiana Rugby per lavorare sulla formazione dei migliori talenti emergenti e sull’evoluzione della cultura della formazione all’interno delle realtà dei territori.

C’era Antonio Luisi, vice presidente Fir, a ribadire e approfondire l’importanza della novità: la Federazione Italiana Rugby sceglie anche le Marche, e di investire in una regione tutto sommato idealmente “periferica” rispetto al cuore della grande tradizione della palla ovale fra Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, per un progetto che guarda al futuro. A sottolineare l'importanza del progetto, il presidente del Coni Marche Fabio Luna e il presidente del Comitato marchigiano della Fir, Vittorio Petretti: entrambi hanno ribadito la soddisfazione, l’impatto della scelta sul tessuto sportivo del territorio e il pieno appoggio e supporto.

E c’erano naturalmente i rappresentanti di Rugby Jesi ’70 e Pesaro Rugby, unite in un progetto che vedrà la prima mettere a disposizione impianto e struttura logistica e organizzativa, la seconda avere la direzione tecnica con due allenatori su tre e il responsabile tecnico Nick Scott. Scott ha ribadito come questo progetto alzerà la qualità del rugby marchigiano poichè ci saranno sedute di allenamento anche nei territori per ridurre agli atleti i disagi del trasferimento.

conferenza dei presidenti 4

A fare dunque gli onori di casa ai colleghi delle società marchigiane, c’erano i due presidenti – Luca Faccenda del Rugby Jesi ’70 e Simone Mattioli del Pesaro Rugby – e poi il direttore generale dei Leoni jesini Marco De Rossi (in collegamento da Parma) e il responsabile tecnico del Polo Nick Scott. A portare il saluto del Comune di Jesi, il neo assessore allo Sport Samuele Animali: l'impianto del Rugby Jesi era già un'eccellenza cittadina, adesso sarà ancora di più un'opportunità e un vanto per la città con il farsi punto di riferimento regionale e nazionale di una disciplina e di un movimento importante e di valore come il rugby italiano - ha sottolineato.

I Poli di Sviluppo U17/U18 identificati dall’Area Tecnica di Fir saranno per il 2022/23 Parabiago, Lumezzane, Rovigo, Parma, appunto Jesi-Pesaro, Livorno, Firenze-Prato. In particolare, l’attività dei Poli precederà quella dei Centri di Formazione U18/U19 di Milano e Roma e il passo successivo costituito dalle Accademie U20/U23 di Benetton Rugby e Zebre Rugby Club, dove i migliori talenti prodotti dal movimento potranno completare il proprio percorso.

Lug 11
2022

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Roma - Manca ormai un solo weekend prima del Master Finale di Terracina del 30 luglio, e la corsa alla qualificazione è decisamente entrata nella sua fase caldissima: tre le tappe a calendario nel fine settimana appena passato, due nella giornata di sabato 9 luglio (Sinnai e Torre San Giovanni) ed una domenica 10 luglio (Catania).

Come sempre ringraziando i Club organizzatori e le località ospitanti, qui di seguito il report e le immagini più significative dei tre appuntamenti, al solito una grande festa ovale sulle spiagge più belle d’Italia

 


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SINNAI (valida per la Sardinia Rugby Cup)
Nella distesa di sabbia bianca della spiaggia di Solanas, frazione di Sinnai (CA),  sabato 9 luglio è andata in scena la quinta tappa della "Sardinia Rugby Cup".

L'evento, organizzato dal Sinnai 7 Fradis Rugby Club, ha suddiviso il programma tra le attività ludico-amatoriali della mattina e quelle agonistiche del pomeriggio, che hanno visto la partecipazione delle seguenti squadre:

7 Fradis RC
Cagliari RC
Oristano (allargata ai giocatori del Capoterra)
Alghero Rugby

La giornata è cominciata alle ore 10:00 con i match del Minirugby, creando dapprima curiosità tra gli altri bambini presenti in spiaggia, poi coinvolgendoli - felicissimi - nel loro debutto rugbistico: per i primi, al termine delle sfide, sono state consegnate le medaglie, mentre ai debuttanti è stato consegnato l’ambito certificato di “Amico/a del Rugby" di Promozione & Sviluppo.

Alle ore 11:30 è stato il turno dei ragazzi U15 e U17 (amichevole con i pari età delle squadre del Cagliari e Oristano), quindi la sentitissima sfida "Genitori VS Figli" e "Mamme VS Papà" in puro spirito "Rugby per Tutti". 

Al termine sono state consegnate le medaglie ed è stato nominato il Man of the Match, Mattia Zedda, premiato dal tecnico di categoria, Dino Platino, quindi tutti a tavola per il Terzo Tempo in attesa delle partite del pomeriggio.

Puntuali come da programma, alle 16:00 il via alle gare del Trofeo Italiano Beach Rugby, valide anche per la Sardinia Cup. Prima del kick-off, un commosso ricordo  di Yuri Laconi: tutti gli atleti si sono uniti in un minuto di raccoglimento per il giocatore del 7 Fradis RC, venuto a mancare pochi giorni fa a causa di un incidente stradale.

Il via alle partite ha quindi scaldato subito i numerosissimi spettatori presenti con una sequenza di gare spettacolari: alla fine l’hanno spuntata i ragazzi dell’Oristano (allargata ai giocatori del Capoterra), premiati dal chiosco ospitante "La Scogliera. Al secondo posto Sinnai 7 Fradis Rugby Club, premiata dalla Giunta Comunale di Sinnai, al terzo posto Alghero, premiata dal Presidente del 7 Fradis P. Statzu ed infine al quarto posto Cagliari, premiata dalla Vice Presidente del 7 Fradis S. Farci. Per la categoria Seniores è stato nominato Man of the Match, Lorenzo Celembrini (Capoterra) premiato dal presidente P. Statzu. 

A conclusione dell'evento è stato offerto, dal chiosco ospitante, il Terzo Tempo con sottofondo musicale della "Tribute Band Vasco Rossi - ALCOOL"

 

La classifica finale:

  1. Oristano + Capoterra

  2. Sinnai 7 Fradis RC

  3. Alghero

  4. Cagliari

 

 

magna grecia cup crazy crabs

magna grecia cup lecce

mbandà lecce


TORRE SAN GIOVANNI (Magna Grecia Cup)
Preceduta nella serata di giovedì dalla presentazione del libro “Fuori dalla Mischia - Lettera a mio figlio sul Rugby, l’Amore, la Vita” organizzata dal Salento Rugby ad Aradeo (ospite d’onore l’autore ed ex Azzurro Maxime Mbandà, Cavaliere dell’Ordine al Merito della repubblica Italiana, per il quale sono poi scese in Piazza San Nicola le categorie Minirugby del Club), sabato 9 luglio la storica cornice di Lido Onda Marina a Torre San Giovanni, battuta da un forte vento di maestrale, ha fatto da palcoscenico d’eccezione alla 13ª Edizione del “Magna Grecia Beach Rugby Cup”, tappa ufficiale del Trofeo Italano di Beach Rugby.

Otto le squadre maschili iscritte, andate a sfidarsi sull’arenile Salentino per l’ambita “Trozzella” spettante al vincitore. In campo quattro selezioni pugliesi, tre laziali ed una campana suddivise in 2 gironi all’italiana.

Il Girone A ha visto primeggiare i The Rockets, quindi Crazy Rats, Tigri Bari e Salento Rugby. 

Il Girone B è invece appannaggio dei Crazy Crabs che lasciano indietro nell’ordine i Pirati di Nisida, l’Appia Brindisi e gli Hellfish-Team Puglia.

Le 18 partite in programma nel tabellone sono state intervallate da esibizioni Old (Tigri Bari, Salento Old Rugby Club e All Bluff) e Senior Femminile con le ragazze delle Bears Capurso, Bees Bisceglie, Granata Rugby Club e Salento Rugby. 

Le semifinali incrociate Seniores Maschili hanno messo di fronte Crazy Rats e Cray Crabs da una parte, Rockets e Pirati di Nisida dall’altra, disegnando un elettrico derby laziale nella Finale tra Crazy Crabs (detentori del titolo) e The Rockets.

Al termine di una partita al cardiopalma, terminata 6 mete a 5, é il capitano Edoardo Sorci dei Crazy Crabs a ricevere la “trozzella” dalle mani di Mbandà. 

Il gruppo dei “Delinquenti prestati al Mondo della palla ovale”, presenti alla manifestazione, hanno incoronato Luca Ercolani quale “Miglior Delinquente del Torneo”. Le difficili condizioni meteorologiche non hanno fatto vivere a pieno la festa, ma le otto ore di gare hanno accontentato, regalando spettacolo, il numeroso pubblico presente in spiaggia e sugli spalti.

Classifica finale:

  1. Crazy Crabs

  2. The Rockets

  3. Pirati Nisida

  4. Crazy Rats

  5. Tigri Bari

  6. Appia Rugby Brindisi

  7. Salento Rugby

  8. Hellfish Team Puglia

 

 

 

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CATANIA
In Sicilia va in scena la terza ed ultima tappa valida per il Trofeo Italiano di Beach Rugby 2022: tre le squadre iscritte, I Maledetti, Astropanda Messina e Cus Catania

A prevalere dopo le tre partite in un girone unico con formula all’italiana, “I Maledetti" che hanno vinto entrambi i propri incontri mettendo a segno 18 mete contro le 5 subite. Sono invece i messinesi a classificarsi al secondo posto dopo aver battuto la squadra del Cus Catania, che ha chiuso con due sconfitte.

 

Le partite:

Astropanda Messina - Cus Catania 6 - 3
I Maledetti - Asatrpanda Messina 10 - 2
I Maledetti - Cus Catania 8 - 3

 

La classifica finale:

  1. I Maledetti

  2. Astropanda Messina 

  3. Cus Catania

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