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Feb 05
2023

In Calabria e Sicilia prosegue il progetto condiviso tra FIR, Polizia di Stato e Fiamme Oro per la diffusione di una cultura della legalità legata ai valori del rugby nelle scuole cittadine

in collaborazione con gli Uffici Stampa CR Sicilia e Delegazione Calabria

Al giro di boa del primo anno di attivazione, prosegue nelle regioni del Meridione lo sviluppo del progetto "Rugby & Legalità", varato in collaborazione tra la Commissione Rilancio Sud della Federazione Italiana Rugby, la Polizia di Stato e le Fiamme Oro Rugby.

Il programma si snoda nelle città sede del progetto con il pieno coinvolgimento della Polizia di Stato, in termini di strutture e personale, per agevolare la promozione sinergica dei valori del rugby, del rispetto delle regole, della legalità e del senso delle istituzioni, in un allineamento totale tra la Mission di FIR e quella dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato. Nell'ambito del progetto è previsto infatti l’intervento di agenti-educatori della Polizia di Stato affiancati sia da tecnici regionali FIR che dai Club del territorio, per incentivare una cultura dello sport con ricadute specificamente tecniche da un lato - finalizzate all’aumento della base dei praticanti nelle categorie giovanili sia maschili che femminili - e sociali dall’altro, puntando alla condivisione di valori quali l’inclusione sociale e la cultura della legalità.

 

Qui Reggio Calabria

Lo scorso 23 gennaio i referenti di FIR Calabria Aldo Rositano e Sandro Gaito, assieme agli agenti formatori della Polizia di Stato, ne hanno parlato incontrando i ragazzi dell'Istituto Comprensivo "Corrado Alvaro - Giudice Scopelliti" di Reggio Calabria, guidati dalla Dirigente Adriana Labate. Testimonial d'eccezione Giuseppe "Beppe" Artuso, membro della Commissione Rilancio Sud, che proprio a Reggio mosse i primi passi da rugbista prima di intraprendere un'importantissima carriera col Petrarca Padova ed in maglia Azzurra.

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Qui Palermo

Venerdì 3 febbraio, a Palermo, festa per oltre 600 alunni dell'Istituto comprensivo statale "Guglielmo Marconi" a chiusura del secondo ciclo di interventi del progetto. L'evento ha avuto per scenario spalti e campo da gioco dello stadio intitolato a Vito Schifani, uno degli agenti della scorta del Giudice Giovanni Falcone scomparso a Capaci.

Una giornata decisamente riuscita, svoltasi alla presenza del Vice-Questore di Palermo, Dott.ssa Silvia Como, dell'Assessore allo Sport del Comune di Palermo, Sabrina Figuccia, della Dirigente scolastica Prof.ssa Rosalba Floria, del primo Dirigente dell'XI Reparto mobile di Palermo, Giuseppe De Blasi e dell'Ispettore della Polizia di Stato Santi Morana, insieme ai docenti dell'istituto scolastico e agli agenti coinvolti nel progetto. 

Presenti per la Federazione Italiana Rugby la Consigliera Federale Antonella Gualandri ed il Responsabile Nazionale per il Rugby di Base Francesco Urbani, mentre per il Comitato Regionale Sicilia della FIR il presidente Gianni Saraceno era accompagnato dal Tecnico Regionale Tito Cicciò: con loro, anche i presidenti del Rugby Palermo e delle Iron Ladies Rugby Palermo Stefano Massari e Francesco Castigliola, accompagnati da atlete, atleti e dirigenti. Per le Fiamme Oro Rugby, presente il Direttore Sportivo Claudio Gaudiello.

"Il rugby è uno sport che oltre alla dimensione tecnica, ne ha anche una importantissima umana e sociale", le parole di Antonella Gualandri, Consigliera Federale FIR. "La Sicilia è una bellissima terra, ma il rugby è certamente più diffuso e conosciuto altrove che non a Palermo, come ad esempio a Catania, e proprio per questo abbiamo deciso di partire da qui. Sono passati solo dieci mesi da quando sono venuta per la prima volta ad avviare il progetto insieme al responsabile delle Fiamme Oro e devo dire che siamo felici di vedere tanto entusiasmo e tanta partecipazione ad un progetto che ha tra le sue finalità anche quella di costruire cose importanti con questi ragazz,i che non dobbiamo mai dimenticare essere gli adulti del domani".

"Un progetto decisamente interessante, articolato su piani diversi che toccano gli aspetti sportivi, sociali e culturali mettendo assieme Federazione, Polizia di Stato, Fiamme Oro Rugby e i Club delle città coinvolte",  spiega il Tecnico Regionale FIR Sicilia Tito Cicciò. "E' indubbio che a Catania c'è una tradizione rugbistica più radicata, ma la diffusione anche in altri territori sta proseguendo positivamente, ed in particolare va sottolineato il lavoro svolto dal Comitato per la promozione del rugby femminile, importante visto che la Sicilia vanta una squadra di Serie A a Ragusa".

In rappresentanza del Questore di Palermo Leopoldo Laricchia, il Vice-Questore Silvia Como ha voluto evidenziare lo stretto rapporto tra cultura sportiva e cultura della legalità, un terreno valoriale comune che può e deve diventare un patrimonio condiviso da tutti i giovani palermitani. Sulla stessa linea anche l'intervento in chiusura dell'Assessore Comunale alle Politiche Giovanili e allo Sport, Sabrina Figuccia. "Il rugby e lo sport in generale possono essere veicoli diffusivi di valori fondamentali, e proprio in quest'ottica il Sindaco ha voluto unire due deleghe istituzionali come le politiche giovanili e lo sport, perchè l'una deve camminare necessariamente assieme all'altra. Complimenti alla Federazione, al Comitato Regionale col suo Presidente Gianni Saraceno, alla Polizia di Stato, alle Fiamme Oro Rugby, alle società sportive coinvolte, ma soprattutto complimenti agli Istituti scolastici che hanno deciso di aderire al progetto, dirigenti e studenti, la vera linfa di tutto questo".

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Gen 19
2023

A VENEZIA GRANDE PARTECIPAZIONE AL SECONDO APPUNTAMENTO IN PRESENZA
Piemonte, Sicilia e Lombardia le prossime date a calendario, si consolida il rapporto FIR-Sport e Salute

 

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Roma – Frutto del lavoro condiviso negli scorsi mesi tra “Scuola dello Sport” di Sport & Salute, Promozione & Sviluppo di FIR Responsabilità Sociale di FIR, con la tappa veneta svoltasi sabato 14 gennaio a Mestre il primo “Corso di Formazione per Operatori di Rugby Integrato” si addentra nella sua fase conclusiva, confermando i numeri che ne stanno determinando un successo davvero rilevante.

29 gli iscritti alla giornata ospitata presso la sede del San Marco Veneziamestre Rugby, che vanno ad aggiungersi ai 24 registrati a Roma il 17 dicembre e agli altri 70 circa che si divideranno nelle prossime tre date programmate rispettivamente in Piemonte (Chivasso, 21 gennaio), Sicilia (Catania, 28 gennaio) e Lombardia (Rovato, 4 febbraio). 

Il corso, ideato e strutturato dall’area di Promozione & Sviluppo, si avvale della supervisione del Responsabile Nazionale Francesco Grosso, con coordinamento generale della Dottoressa Nicole Maussier e coordinamento tecnico di Alejandro Villalon, coadiuvati da un gruppo di lavoro che comprende anche la dottoressa Ariadne Rossetti (psicologa specializzata sulle dinamiche relazionali) Alessandro Possagno e Fabio La Malfa (Maestri di Judo, consulenti per la gestione del contatto fisico), Flavio Favale e Marilena Giuliacci (area tecnica). 

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Nelle sedute di prova pratica in presenza a questi si aggiunge, in collaborazione con i cinque Comitati Regionali interessati, anche l’intervento del Responsabile per la Preparazione Atletica con specializzazione sulle attività motorie e coordinative di base (a Venezia, per conto del CR Veneto, era presente Stefano Breda, già preparatore atletico del Petrarca Rugby)

La formula del corso prevedeva la partecipazione a libera iscrizione, con la particolarità del riconoscimento di una specifica Funzione aggiuntiva riservata ad allenatrici ed allenatori già in possesso di Primo, Secondo o Terzo Livello, garantendo nel contempo la stessa possibilità anche a chi, tra le corsiste ed i corsisti privi di titolo formale, provvederà a conseguirlo entro i 12 mesi successivi dalla sua conclusione.

Dopo il saluto iniziale del Presidente del CR Veneto Sandro Trevisan, che ha sottolineato il preziosissimo lavoro delle società, dei tecnici e dei volontari che in questi anni hanno operato sul rugby inclusivo nel territorio veneto arrivando a costituire otto realtà attive, spazio al corso suddiviso tra interventi in aula e pratica sul campo, aperto nel pomeriggio anche alle atlete e agli atleti delle “Mine Vaganti”, la squadra di rugby integrato dei padroni di casa del San Marco Veneziamestre. 

Cominciato alle 09:00, il corso si è concluso alle 19:00: una giornata decisamente intensa, che ha replicato quella di Roma del 17 dicembre e che si ripeterà nelle prossime tre date a calendario.

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Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto”, il commento del Responsabile di Promozione & Sviluppo Francesco Grosso. “La condivisione con Sport e Salute, così come per altri progetti legati a tematiche sociali, è stata totale ed immediata fin dalla sua presentazione, tanto che il corso è stato ospitato nei suoi sistemi gestionali: come Federazione prevedere un corso con questi contenuti e che riconosca una specifica Funzione aggiuntiva per gli allenatori iscritti, a prescindere dal livello di formazione FIR, è davvero qualcosa di significativo, e traduce in maniera tangibile una visione che per la FIR è ormai chiara da anni, e cioè che il rugby è per tutti e di tutti, nessuno escluso, nel rispetto delle proprie specificità”.

Le competenze ed il bagaglio di esperienza dei professionisti impegnati garantisce un percorso formativo di livello assoluto, come del resto testimoniato dal feedback delle corsiste e dei corsisti partecipanti in tutti i territori coinvolti”, spiega ancora Francesco Grosso. “Dopo questo primo ciclo di avvio il corso verrà strutturato e reso organico, puntando sui Comitati/Delegazioni regionali e sui rispettivi responsabili territoriali di Promozione & Sviluppo per propagare sui propri territori un approccio sempre più aperto al rugby integrato da parte dei Club e dei tecnici, coerentemente con i valori e con la missione della nostra Federazione”. 

Di seguito lo schema completo del corso così come strutturato tra parte online e parte pratica.

PARTE TEORICA ONLINE

Domenica 30 Ottobre 2022

ore 9.00 -13.00

Elementi e teoria della comunicazione

Relatore: Dott Guido Ghirelli - Scuola dello Sport

ore 13.00 -14.00

Benefici dello sport nel disagio psico-sociale

Relatore: Dott. Santo Rullo

Mercoledì 9 Novembre 2022

ore 18.00 - 21.00

Benefici dello sport nelle disabilità intellettivo relazionali

Relatrice: Dott.ssa Nicole Maussier

Giovedì 10 Novembre 2022

ore 18.00 -20.00

Lectio magistralis

Disabilità intellettivo relazionali e sport:

l'effetto dell'esercizio fisico sul cervello e sull'apprendimento

Relatore: Prof. Menotti Calvani

Domenica 13 Novembre 2022

ore 9.00 -14.00

Teoria e metodologia educative dello sport adattato ed inclusivo

Relatrice: Prof.ssa Angela Magnanini

Domenica 20 Novembre 2022

ore 14.00 -19.00

Elementi di psicologia: disturbo dello spettro autistico e sindrome di down. Metodologie di

intervento e approcci cognitivo comportamentali. La comunicazione aumentativa alternativa.

Le emozioni, i sistemi motivazionali e la sintonizzazione emotiva.

Relatrice: Dott.ssa Ariadne Rossetti

 

PARTE PRATICA ONLINE

Sabato 26 Novembre 2022

ore 15.00 -19.00

Relatori:

Dott.ssa Nicole Maussier - Responsabile del Corso

Alejandro Villalon - Coordinatore Tecnico

Alessandro Possagno - Maestro di Judo

Domenica 27 Novembre 2022

ore 15.00 -19.00

Relatori:

Dott.ssa Nicole Maussier - Responsabile del Corso

Alejandro Villalon - Coordinatore Tecnico

Alessandro Possagno - Maestro di Judo

 

PARTE PRATICA IN PRESENZA
(per i dettagli leggasi il presente comunicato nella sua parte generale)

17 dicembre 2022 Roma - Lazio

14 gennaio 2023 Venezia - Veneto

21 Gennaio 2023 Chivasso - Piemonte

28 gennaio 2023 Catania - Sicilia

4 febbraio 2023 Rovato - Lombardia

 

 

Gen 13
2023

L’azienda del settore energetico si affianca al rugby veneto per un Gioco sempre più aperto ed inclusivo

 

Il Comitato Regionale Veneto della FIR è particolarmente orgoglioso di comunicare che il progetto “ABI RUGBY”, elaborato congiuntamente dai referenti CRV dall’Area Tecnica e di Promozione & Sviluppo, vedrà a partire dal corrente mese di gennaio l’importantissimo affiancamento dell’azienda EOS srl, specializzata in soluzioni sostenibili nel campo delle tecnologie costruttive e degli impianti energetici.

“ABI RUGBY” si sostanzia in un progetto articolato dedicato all’ambito del rugby inclusivo per atlete ed atleti con disabilità intellettivo-relazionale, con l’obiettivo di portare l’attuale numero di 10 Club impegnati in attività integrate a triplicare entro il 2025, facendo dell’area Veneto-Trentino-Alto Adige la prima in Italia per numero di praticanti e società coinvolte.

Nel corso dell’attuale stagione sportiva “ABI RUGBY” vedrà susseguirsi una serie di importanti appuntamenti formativi e sportivi: partenza il prossimo 14 gennaio a Mestre, presso la sede del San Marco Venezia Mestre Rugby, con il primo corso allenatori mai organizzato dalla Federazione Italiana Rugby interamente dedicato alla didattica del rugby integrato.

Successivamente, i 10 Club già attivi in Veneto saranno protagonisti del circuito “Feste ABI Rugby”, sviluppato in sei tappe tra febbraio e giugno prossimi in tutta la regione.

rugby inclusivo

Le Feste si svolgono mettendo ogni singolo atleta nelle condizioni di poter giocare a rugby a seconda del proprio livello di abilità, combinando assieme più tipologie di Gioco (Tag Rugby, Touch Rugby, Mixed Ability Rugby a 15 con contatto, Giochi di Rugby, Giochi Motori, Attività Multi sportive), da quello più semplicemente ludico a quello con forme di contatto regolamentato. In parallelo, ogni tappa vedrà svolgersi anche una Festa del Rugby dedicata alla categoria federale Under 13, con atlete ed atleti che a rotazione andranno ad interagire sul campo da gioco con le squadre integrate, promuovendo una reale esperienza inclusiva ed i più importanti valori di condivisione connaturati al rugby.

Siamo felicissimi, anzi, profondamente orgogliosi, di questa partnership”, il commento del Presidente del Comitato Regionale Veneto Sandro Trevisan. “Il rugby veneto sta facendo da anni un grande lavoro sul terreno dell’inclusione sociale attraverso la pratica del rugby dedicata ad atleti con disabilità intellettiva, sia a livello di Club – che sempre di più stanno capendone la portata reputazionale oltre che etico-sportiva – sia a livello di Comitato, con figure tecniche appositamente dedicate a questo ambito così delicato.
Aver trovato un’azienda come EOS capace di credere in questo progetto e nei valori che rappresenta è non solo una forma di aiuto fondamentale al suo sviluppo, ma per tutti noi che siamo così coinvolti anche uno stimolo ad impegnarsi ancora di più.

 L’obiettivo che abbiamo ben chiaro in testa è uno solo: dare a quanti più ragazzi possibile con disabilità intellettiva una concreta possibilità di trovare nel rugby una risposta sicura, efficace e accogliente al loro diritto di praticare uno sport, coinvolgendo sempre più Club in un percorso che è di crescita non solo sportiva, ma prima ancora culturale e civile.

Come rugby veneto vogliamo dare il nostro contributo alla costruzione di una società migliore, ed una testimonianza come l’affiancamento al progetto di un’azienda del livello di EOS, che ringrazio per la sensibilità e la capacità di visione, va proprio in quella direzione”.

 logo eos


ABI RUGBY è un progetto che sposa i valori, anche etici, della nostra organizzazione quali lo sport, l’educazione, la cultura e l’inclusione sociale”, spiegano Michela e Alessandro, soci fondatori di EOS.

Siamo profondamente convinti che lo sport è luogo e veicolo di integrazione, educazione e superamento dei conflitti che, costituendo elemento di coesione e di opportunità per le persone, rappresenta un importante programma per il benessere della comunità e dei territori in cui operiamo.

È per noi un piacere poter supportare il Comitato Regionale Veneto in questo ambizioso progetto che si basa sull’impegno volontario di una fitta rete di persone e sulle pari opportunità per tutti, puntando ad ampliarsi attraverso il coinvolgimento di enti operanti in territori in cui siamo presenti con le nostre attività di supporto alla transizione ecologica che assieme alle attività in campo sociale rappresentano i capisaldi del nostro agire sostenibile”.

Gen 13
2023

E’ rivolto agli insegnanti della scuola secondaria di primo grado. La prima giornata si è tenuta al Coni a Perugia, la seconda all’istituto Casagrande a Terni

Corso Fir

in collaborazione con Ufficio Stampa CR Umbria

Al via il primo corso di formazione "Bullismo e Cyberbullismo" promosso dal Comitato regionale umbro della Fir (Federazione italiana rugby). Si tratta di due giornate formative e di prevenzione, rivolte agli insegnanti della scuola secondaria di primo grado, ideate e tenute dalla psicologa Mikol Marotta in collaborazione con la Polizia di Stato di Perugia, rappresentata dal Commissario Capo Roberto Conti, e con l'Usr (Ufficio Scolastico Regionale) per l'Umbria con Lorenzo Bertinelli. La prima si è tenuta venerdì 13 gennaio presso la sede del Coni a Perugia, mentre la seconda è in programma venerdì 20 presso l'istituto Casagrande Federico Cesi a Terni.

Le giornate, che rilasciano crediti formativi, utilizzano la psicoeducazione come metodologia preferenziale, volta a fornire strumenti utili ed efficaci per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo. I corsi prevedono una parte teorica, tramite la visione di materiale multimediale e video ed una parte pratica, caratterizzata da simulate, role playng, video interattivi e analisi di casi.

Le giornate vengono concluse con un intervento di un funzionario della Polizia di Stato che tratta la materia sotto l'aspetto giuridico e, in particolare, dei reati e delle azioni che vanno a configurare il fenomeno di bullismo, oltre alla spiegazione dei diversi metodi di segnalazione ai competenti organi giudiziari.

Il corso è inserito nell'ambito di un progetto strutturato tra Comitato regionale umbro della Fir e Usr per l'Umbria - che prevede sia la promozione dell'attività sportiva per i ragazzi sia alcune giornate di formazione per i docenti - ed è coordinato da Stefano Cardinali, area promozione e sviluppo Fir regione Umbria.

 

 

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