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Dic 07
2023

Grande successo per l'evento coordinato dal CR Marche in collaborazione con Promozione & Partecipazione 

prime mete marche dic 2023

 

Si è svolta domenica 26 novembre, presso l'impianto "Nelson Mandela" di San Benedetto del Tronto, la festa "Prime Mete" organizzata in collaborazione tra CR Marche e Promozione & Partecipazione di FIR.

"Prime Mete" è il progetto Under 6 di FIR per la promozione del rugby dedicato  a bimbe e bimbi a partire dai 4 anni, un primo approccio di natura ludico-motoria con tutto il corredo del contesto e degli strumenti di gioco (a partire dal pallone ovale) in grado di far "respirare" le sensazioni più belle del nostro sport.

Atmosfera gioiosa, clima perfetto e tanta partecipazione hanno costruito un evento di grande successo, con tutti i Club regionali coinvolti assieme ad alcuni ospiti dall'Abruzzo.

Nelle parole del presidente CR Marche Vittorio Petretti la soddisfazione per la perfetta riuscita della giornata: "La festa del rugby dedicata ai bambini fino ai 6 anni, che si è svolta all'interno di un raggruppamento regionale minirugby delle categorie U8-U10-U12, è stata realizzata grazie all’impegno dello staff tecnico regionale.  Un ringraziamento importante va al club ospitante, l’Unione Rugby S. Benedetto, e alla sua capacità recettiva".

"Alla giornata hanno partecipato, divertendosi, oltre 200 tra bambine e bambini, di cui circa 30 Under 6. Presenti tutti i club marchigiani e anche alcuni del vicino Abruzzo. Complici le favorevoli condizioni meteo, è stata una bella giornata di sport e di convivialità caratterizzata dalla gioiosa partecipazione dei genitori! Sicuramente da ripetere nel primo trimestre 2024!".

Qui di seguito il video prodotto dall'agenzia NORZ di San Benedetto del Tronto su incarico del Comitato Marche:

 

Dic 04
2023

No Ragazze? No Rugby! Grande partecipazione al progetto di promozione del rugby tra le giovani 

 

tappe no ragazze no rugby

 

Foligno, 27 novembre 2023 – Sono state oltre 60 le ragazze, provenienti da varie zone dell’Umbria e dalle Marche, che domenica 26 novembre hanno partecipato, presso il campo dell’Asd Rugby Foligno, alla penultima tappa di “Rugby per tutti, sempre attivi”, progetto promosso dalla Fir (Federazione Italiana Rugby) che comprende 13 feste organizzate in varie regioni d’Italia per dare vita ad un percorso fatto di formazione, attività sportiva gratuita, momenti di confronto e analisi. Claim della giornata è stato “No Ragazze? No Rugby”.

 

foligno no ragazze no party 2

 

Tra i presenti all’iniziativa anche Francesco “Chicco” Grosso, responsabile nazionale Promozione e Partecipazione Fir, ed Egiziano Polenzani, presidente comitato umbro Fir. “L’obiettivo di queste giornate – ha spiegato Chicco Grosso – è quello di ragionare sul gender gap, ovvero sulla differenza che purtroppo ancora c’è all’interno del rugby nella percezione del rugby femminile rispetto al rugby maschile. Questo tipo di azione è inserita dentro al progetto ‘sempre attivi’, presentato e finanziato da Sport e Salute. Uno degli obiettivi fondamentali della Federazione da adesso e per i prossimi anni sarà lo sviluppo del rugby femminile in tutte le sue forme”.

 

foligno no ragazze no party 1

 

“Il rugby femminile in Italia sta ottenendo grandi risultati anche a livello mondiale – ha dichiarato anche Egiziano Polenzani – ma è chiaro che ha ancora bisogno di tanta diffusione. È un ottimo sport per le ragazze, aggrega, insegna alla solidarietà, al sostegno ed anche a lottare. Tutte caratteristiche intrinseche nel dna delle donne. Questa manifestazione, in questa giornata che è riuscita molto bene, ha lo scopo di diffondere anche in Umbria e nelle Marche questa magnifica attività”.

La tappa umbra è stata organizzata in maniera impeccabile dall’Asd Rugby Foligno“L’obiettivo di questa giornata è quello di far star bene le ragazze facendogli praticare un bellissimo sport ma che necessita ancora di una maggiore promozione, soprattutto nel settore femminile. Oltre ad averle portate sul campo a giocare, abbiamo organizzato con loro anche un momento di formazione per fargli capire cosa è il rugby e cosa possono fare in questo mondo”, ha spiegato Fabio Laurenti, responsabile del settore femminile del Rugby Foligno.

Foto: Martina Bellomi

Ott 05
2023

A Camigliatello Silano circa 150 rugbiste e rugbisti di cinque regioni diverse, un mix di rugby, sport, turismo, enogastronomia e socialità costruiscono un weekend indimenticabile

 

trofeo mazzuca 2023 calabria

 

Roma – La provincia di Cosenza ha ospitato lo scorso fine settimana, ultimo di settembre, le tre giornate dedicate alla settima edizione del “Torneo Tonino Mazzuca Tra Sport e Cultura”.

L’evento è stato realizzato grazie al finanziamento della Regione Calabria nell’ambito della misura di intervento “Concessione di contributi per Manifestazioni Sportive Asse VI Azione 6.8.3”.

Circa 150 i rugbisti delle categorie U16 e U18 provenienti da Puglia, Campania, Basilicata, Molise e Calabria coinvolti nel fitto programma multidisciplinare, con il clou di quattro partite disputate di fronte ad un pubblico decisamente numeroso sul manto erboso del campo di Moccone nella giornata di sabato.

trofeo mazzuca 2023 calabria 2

Erano presenti per la Federazione Italiana Rugby, oltre ai Tecnici Regionali delle regioni coinvolte, Francesco Urbani (Responsabile Nazionale del Rugby di Base), Alessandro Cialone (tecnico e Coordinatore di Area Centro-Sud per Promozione & Partecipazione), Massimiliano Bizzozero (ex atleta, membro del Centro Studi e referente tecnico propaganda e attività sociali Fiamme Oro Rugby), Carlo Damasco (ex arbitro internazionale ed attuale Responsabile della formazione arbitrale per il Rugby di Base).

trofeo mazzuca 2023 calabria 5


Presenti anche il Delegato Regionale della Basilicata Michele Sabia; il Presidente del Comitato Regionale della Puglia Gaetano Nigri e, in qualità di padrone di casa, il Delegato Regionale della Calabria Salvatore Pezzano, che nell’organizzazione e nel coordinamento del progetto ha puntato fortemente sull’aspetto multi-esperienziale con un programma sportivo, turistico ed eno-gastronomico pensato per promuovere il territorio Silano tra gli atleti e le loro famiglie, realizzato grazie al fondamentale contributo della Regione Calabria.


In parallelo al rugby, spazio dunque alle prove di altri sport quali calcio, badminton, pallavolo e tennis, secondo le linee-guida del settore Promozione & Partecipazione di FIR finalizzate all’educazione sportiva multi-disciplinare di ragazze e ragazzi.

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L’accoglienza in terra calabra, grazie al coinvolgimento degli atleti calabresi iscritti agli Istituti Alberghieri, ha consentito conoscenza e sperimentazione dei prodotti tipici locali rivisitati in chiave moderna: sport come volano di coesione sociale, quindi, ma sport anche come strumento educativo ambientale, dato che per le degustazioni sono stati utilizzati prodotti prossimi alla scadenza col messaggio di ridurre lo spreco alimentare e veicolare i valori volti a promuovere una sostenibilità ambientale ed etica tra i partecipanti. L’evento, inoltre, si è svolto totalmente in modalità plastic-free, a partire dall’acqua che è stata fornita ai partecipanti esclusivamente in borracce personali.

Tutto il gruppo ha infine avuto modo di visitare il Parco Nazionale della Sila sotto la guida professionale delle sue Guide Ufficiali e l’animazione del personale di Silavventura, che per le escursioni a Lorica e Lago Arvo ha previsto attività di arrampicata, ponti sospesi tra gli alberi e zip-line.


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"Sono molto orgoglioso dell'organizzazione e dello svolgimento dell'evento, che è riuscito grazie alla collaborazione di tutti, non solo di chi ha pianificato, ma anche dei ragazzi, dei responsabili FIR, dei tecnici e dei vari club che hanno partecipato”, ha commentato Salvatore PezzanoDelegato FIR Calabria. “Abbiamo potuto dimostrare che è possibile, anche in Calabria, dare vita ad eventi di un certo spessore, abbiamo strutture valide, sappiamo come valorizzare il territorio e ci impegneremo nel prossimo futuro a dare possibilità di crescita e d'incontro a tutti quelli che fanno parte della grande famiglia del rugby, nella speranza di fare crescere il movimento nei nostri territori”.

 “Un evento ricco di spunti, a partire da quelli emersi nella giornata di sabato, che ci ha consentito di vedere in campo 150 giocatori traendo indicazioni molto interessanti”, il commento di Alessandro Cialoneallenatore e Coordinatore Tecnico di Area 4 per Promozione & Partecipazione. “I ragazzi hanno giocato con la formula a colori, quindi in situazione mista ed equilibrata dal punto di vista delle competenze tecniche ed atletiche: il materiale umano c’è, ed occasioni come quelle organizzate qui in Calabria, in territori dove non è facile strutturare competizioni di questo livello con la dovuta frequenza, sono preziosissime. L’esperienza a 360° regalata ad atleti e famiglie ha fatto il resto, un’immersione completa in un territorio capace di regalare emozioni forti che certamente lascerà in tutti i partecipanti un ricordo forte, ed uno stimolo a crescere ulteriormente come rugbisti e come persone”.

Set 25
2023

Due mamme che parlano delle loro figlie, di cosa rappresenti il rugby nella loro vita, e di come i giorni vissuti assieme ad oltre 200 ragazze e ragazzi da tutta Italia abbiano lasciato memorie indelebili tra cuore e testa.

 

DALLA PUGLIA, LA MAMMA DI ANGELICA

"Buon pomeriggio a tutti ❤️.... Chiedo in anticipo scusa per il tempo che vi ruberò ma è doveroso per me scrivere questo messaggio.

Ricordate il video che le ragazze hanno fatto quest'estate, bene... Angelica andò spedita,sapeva perfettamente cosa dire e lo disse con entusiasmo e disinvoltura...
Io personalmente nn capivo, mai l'avevo vista cosi entusiasta (e posso assicurarvi che di sport ne ha fatti milioni), ma i suoi occhi brillavano e brillano (oggi in particolar modo) di felicità, perché oltre allo sport si è trovata in una grandissima famiglia, con ragazze che le vogliono bene e dove lei è LIBERA...

 

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LIBERA di essere semplicemente se stessa perché è stato questo sport, questa grande squadra a far migliorare incredibilmente il suo quotidiano e le ha permesso di ritrovare motivazioni che aveva perso. Questa opportunità che le è stata concessa è strepitosa, e per sempre le resterà nel cuore, perché lo sport è si sacrificio, impegno "come nella vita", ma è anche divertimento, entusiasmo, collaborazione, appartenenza, motivazione, autostima, rispetto, e potrei continuare all'infinito ma non vorrei tenervi fino a domani 🤣🤣 lo spot dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano, basta mettere assieme ragazze e ragazzi, un campo, una palla e via, il gioco è fatto, il divertimento è assicurato.

 

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Non esistono giudizi, esiste solo il divertimento. È questo che è successo in Basilicata, ragazzi da ogni dove tutti diversi ma con lo stesso ❤️, la stessa voglia di divertirsi, la stessa voglia di stare insieme, di formare squadra... la stessa voglia di conoscere nuove persone...😍.

Per questo io dico GRAZIEEEE... Grazie a voi che tanto vi impegnate per queste ragazze e ragazzi che sono il nostro futuro, peché ora si formano le Donne e gli Uomini di domani.

Con tutto il cuore, grazie".

 

DALL'ABRUZZO, LA MAMMA DI ANNA

"Si può forzare un sorriso? Stavolta parlo di me.

Ho una figlia di 12 anni. Da quando è piccola fa nuoto. Quando aveva 8 anni ci siamo trasferiti in un'altra città e lei ha avuto numerosi problemi di socializzazione. C'è da dire che il periodo della pandemia non ha aiutato. Comunque, alla fine della quinta elementare sento di dover intervenire, e quindi le dico “dal prossimo anno devi scegliere uno sport di squadra”.

Lei inizialmente si oppone, poi acconsente. “Voglio fare rugby”, mi dice. “No, rugby no, ti fai male.“ rispondo. E così la porto a fare numerose prove. Alla fine però “Mamma voglio fare rugby”.

 

anna fir abruzzo

 

Grazie al papà, che psicologo non è ma in molti casi rimane un genitore più capace di me, uno di quelli che danno fiducia ai propri figli non perché sono i suoi figli ma perché ci crede davvero, lei comincia la sua avventura in una squadra mista di rugby. Dove è l'unica femmina.

Piano piano il mercoledì e il venerdì diventano i suoi giorni preferiti, quelli che aspetta per tutta la settimana, quelli in cui si sbriga a fare i compiti. È motivata, si vede e si percepisce. È felice.

È motivata non solo per lo sport in sé, ma questo lo capisco solo dopo, è motivata per quello che quello sport le ridà indietro in cambio del suo impegno. In cambio delle alzate la domenica mattina presto, delle ginocchia perennemente sbucciate (lei che aveva paura anche del dentista), dell'arnica ad ogni contusione, del fastidio del paradenti, dell'essere l'unica femmina in una squadra di tutti maschi. È motivata dall'ambiente. Dal clima che intorno e dentro a quel campo si respira.

Piano piano anche noi cominciamo ad entrare in questo mondo, anche grazie alla società e a tre magnifici allenatori che la guidano e la confortano anche quando lei si scoraggia.

 

anna fir abruzzo 2

 

Gradualmente anche il suo modo di essere fuori dal campo cambia. Non so quanto abbiano influito altri fattori, ma so di certo che nella sua apertura verso il mondo ha influito questo sport e il modo che si ha di viverlo. La rivalità che termina a fine partita, per dare spazio ad una fratellanza che va ben al di là del colore della maglia. Insomma, Anna sboccia anche grazie a questo sport che, fosse stato per me, probabilmente non avrebbe mai praticato.

Anna è appena tornata da un trofeo di quattro giorni durante il quale è stata senza mamma e papà, ma si è sentita comunque parte di una famiglia. Anna è tornata quasi completamente senza voce ma con gli occhi che le si inumidiscono quando racconta dei giorni passati.

Anna è tornata anche stavolta, grazie a questo sport, arricchita di qualcosa che né io né la scuola avremmo mai potuto darle.

E allora mi piace pensare che prima di ringraziare tutti quelli che l'hanno aiutata in questo percorso devo ringraziare lei, perché si è autodeterminata, perché si è imposta quando io non la credevo in grado di sbocciare, perché ha fatto una scelta sapendo bene cosa le serviva molto più di quanto lo sapessi io.

Anna ha fatto tutte le foto di questi giorni con espressione seria, perché è dentro con tutte le scarpe a quella fase di vita che chiamiamo adolescenza, nella quale si racconta che viene malissimo nelle foto se sorride. Ma la sua espressione quando è tornata a casa era questa. Quella di un sorriso che difficilmente puoi contenere, quella di un sorriso che sboccia dentro prima di affacciarsi sulle labbra.
Un sorriso nel quale sono caricati i suoi quattro giorni appena passati.

Si può forzare un sorriso? Solo quando nasce da dentro ed è talmente potente che ormai non ce la puoi fare a contenerlo".

 

 

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