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Ott 05
2023

A Camigliatello Silano circa 150 rugbiste e rugbisti di cinque regioni diverse, un mix di rugby, sport, turismo, enogastronomia e socialità costruiscono un weekend indimenticabile

 

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Roma – La provincia di Cosenza ha ospitato lo scorso fine settimana, ultimo di settembre, le tre giornate dedicate alla settima edizione del “Torneo Tonino Mazzuca Tra Sport e Cultura”.

L’evento è stato realizzato grazie al finanziamento della Regione Calabria nell’ambito della misura di intervento “Concessione di contributi per Manifestazioni Sportive Asse VI Azione 6.8.3”.

Circa 150 i rugbisti delle categorie U16 e U18 provenienti da Puglia, Campania, Basilicata, Molise e Calabria coinvolti nel fitto programma multidisciplinare, con il clou di quattro partite disputate di fronte ad un pubblico decisamente numeroso sul manto erboso del campo di Moccone nella giornata di sabato.

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Erano presenti per la Federazione Italiana Rugby, oltre ai Tecnici Regionali delle regioni coinvolte, Francesco Urbani (Responsabile Nazionale del Rugby di Base), Alessandro Cialone (tecnico e Coordinatore di Area Centro-Sud per Promozione & Partecipazione), Massimiliano Bizzozero (ex atleta, membro del Centro Studi e referente tecnico propaganda e attività sociali Fiamme Oro Rugby), Carlo Damasco (ex arbitro internazionale ed attuale Responsabile della formazione arbitrale per il Rugby di Base).

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Presenti anche il Delegato Regionale della Basilicata Michele Sabia; il Presidente del Comitato Regionale della Puglia Gaetano Nigri e, in qualità di padrone di casa, il Delegato Regionale della Calabria Salvatore Pezzano, che nell’organizzazione e nel coordinamento del progetto ha puntato fortemente sull’aspetto multi-esperienziale con un programma sportivo, turistico ed eno-gastronomico pensato per promuovere il territorio Silano tra gli atleti e le loro famiglie, realizzato grazie al fondamentale contributo della Regione Calabria.


In parallelo al rugby, spazio dunque alle prove di altri sport quali calcio, badminton, pallavolo e tennis, secondo le linee-guida del settore Promozione & Partecipazione di FIR finalizzate all’educazione sportiva multi-disciplinare di ragazze e ragazzi.

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L’accoglienza in terra calabra, grazie al coinvolgimento degli atleti calabresi iscritti agli Istituti Alberghieri, ha consentito conoscenza e sperimentazione dei prodotti tipici locali rivisitati in chiave moderna: sport come volano di coesione sociale, quindi, ma sport anche come strumento educativo ambientale, dato che per le degustazioni sono stati utilizzati prodotti prossimi alla scadenza col messaggio di ridurre lo spreco alimentare e veicolare i valori volti a promuovere una sostenibilità ambientale ed etica tra i partecipanti. L’evento, inoltre, si è svolto totalmente in modalità plastic-free, a partire dall’acqua che è stata fornita ai partecipanti esclusivamente in borracce personali.

Tutto il gruppo ha infine avuto modo di visitare il Parco Nazionale della Sila sotto la guida professionale delle sue Guide Ufficiali e l’animazione del personale di Silavventura, che per le escursioni a Lorica e Lago Arvo ha previsto attività di arrampicata, ponti sospesi tra gli alberi e zip-line.


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"Sono molto orgoglioso dell'organizzazione e dello svolgimento dell'evento, che è riuscito grazie alla collaborazione di tutti, non solo di chi ha pianificato, ma anche dei ragazzi, dei responsabili FIR, dei tecnici e dei vari club che hanno partecipato”, ha commentato Salvatore PezzanoDelegato FIR Calabria. “Abbiamo potuto dimostrare che è possibile, anche in Calabria, dare vita ad eventi di un certo spessore, abbiamo strutture valide, sappiamo come valorizzare il territorio e ci impegneremo nel prossimo futuro a dare possibilità di crescita e d'incontro a tutti quelli che fanno parte della grande famiglia del rugby, nella speranza di fare crescere il movimento nei nostri territori”.

 “Un evento ricco di spunti, a partire da quelli emersi nella giornata di sabato, che ci ha consentito di vedere in campo 150 giocatori traendo indicazioni molto interessanti”, il commento di Alessandro Cialoneallenatore e Coordinatore Tecnico di Area 4 per Promozione & Partecipazione. “I ragazzi hanno giocato con la formula a colori, quindi in situazione mista ed equilibrata dal punto di vista delle competenze tecniche ed atletiche: il materiale umano c’è, ed occasioni come quelle organizzate qui in Calabria, in territori dove non è facile strutturare competizioni di questo livello con la dovuta frequenza, sono preziosissime. L’esperienza a 360° regalata ad atleti e famiglie ha fatto il resto, un’immersione completa in un territorio capace di regalare emozioni forti che certamente lascerà in tutti i partecipanti un ricordo forte, ed uno stimolo a crescere ulteriormente come rugbisti e come persone”.

Set 25
2023

Due mamme che parlano delle loro figlie, di cosa rappresenti il rugby nella loro vita, e di come i giorni vissuti assieme ad oltre 200 ragazze e ragazzi da tutta Italia abbiano lasciato memorie indelebili tra cuore e testa.

 

DALLA PUGLIA, LA MAMMA DI ANGELICA

"Buon pomeriggio a tutti ❤️.... Chiedo in anticipo scusa per il tempo che vi ruberò ma è doveroso per me scrivere questo messaggio.

Ricordate il video che le ragazze hanno fatto quest'estate, bene... Angelica andò spedita,sapeva perfettamente cosa dire e lo disse con entusiasmo e disinvoltura...
Io personalmente nn capivo, mai l'avevo vista cosi entusiasta (e posso assicurarvi che di sport ne ha fatti milioni), ma i suoi occhi brillavano e brillano (oggi in particolar modo) di felicità, perché oltre allo sport si è trovata in una grandissima famiglia, con ragazze che le vogliono bene e dove lei è LIBERA...

 

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LIBERA di essere semplicemente se stessa perché è stato questo sport, questa grande squadra a far migliorare incredibilmente il suo quotidiano e le ha permesso di ritrovare motivazioni che aveva perso. Questa opportunità che le è stata concessa è strepitosa, e per sempre le resterà nel cuore, perché lo sport è si sacrificio, impegno "come nella vita", ma è anche divertimento, entusiasmo, collaborazione, appartenenza, motivazione, autostima, rispetto, e potrei continuare all'infinito ma non vorrei tenervi fino a domani 🤣🤣 lo spot dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano, basta mettere assieme ragazze e ragazzi, un campo, una palla e via, il gioco è fatto, il divertimento è assicurato.

 

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Non esistono giudizi, esiste solo il divertimento. È questo che è successo in Basilicata, ragazzi da ogni dove tutti diversi ma con lo stesso ❤️, la stessa voglia di divertirsi, la stessa voglia di stare insieme, di formare squadra... la stessa voglia di conoscere nuove persone...😍.

Per questo io dico GRAZIEEEE... Grazie a voi che tanto vi impegnate per queste ragazze e ragazzi che sono il nostro futuro, peché ora si formano le Donne e gli Uomini di domani.

Con tutto il cuore, grazie".

 

DALL'ABRUZZO, LA MAMMA DI ANNA

"Si può forzare un sorriso? Stavolta parlo di me.

Ho una figlia di 12 anni. Da quando è piccola fa nuoto. Quando aveva 8 anni ci siamo trasferiti in un'altra città e lei ha avuto numerosi problemi di socializzazione. C'è da dire che il periodo della pandemia non ha aiutato. Comunque, alla fine della quinta elementare sento di dover intervenire, e quindi le dico “dal prossimo anno devi scegliere uno sport di squadra”.

Lei inizialmente si oppone, poi acconsente. “Voglio fare rugby”, mi dice. “No, rugby no, ti fai male.“ rispondo. E così la porto a fare numerose prove. Alla fine però “Mamma voglio fare rugby”.

 

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Grazie al papà, che psicologo non è ma in molti casi rimane un genitore più capace di me, uno di quelli che danno fiducia ai propri figli non perché sono i suoi figli ma perché ci crede davvero, lei comincia la sua avventura in una squadra mista di rugby. Dove è l'unica femmina.

Piano piano il mercoledì e il venerdì diventano i suoi giorni preferiti, quelli che aspetta per tutta la settimana, quelli in cui si sbriga a fare i compiti. È motivata, si vede e si percepisce. È felice.

È motivata non solo per lo sport in sé, ma questo lo capisco solo dopo, è motivata per quello che quello sport le ridà indietro in cambio del suo impegno. In cambio delle alzate la domenica mattina presto, delle ginocchia perennemente sbucciate (lei che aveva paura anche del dentista), dell'arnica ad ogni contusione, del fastidio del paradenti, dell'essere l'unica femmina in una squadra di tutti maschi. È motivata dall'ambiente. Dal clima che intorno e dentro a quel campo si respira.

Piano piano anche noi cominciamo ad entrare in questo mondo, anche grazie alla società e a tre magnifici allenatori che la guidano e la confortano anche quando lei si scoraggia.

 

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Gradualmente anche il suo modo di essere fuori dal campo cambia. Non so quanto abbiano influito altri fattori, ma so di certo che nella sua apertura verso il mondo ha influito questo sport e il modo che si ha di viverlo. La rivalità che termina a fine partita, per dare spazio ad una fratellanza che va ben al di là del colore della maglia. Insomma, Anna sboccia anche grazie a questo sport che, fosse stato per me, probabilmente non avrebbe mai praticato.

Anna è appena tornata da un trofeo di quattro giorni durante il quale è stata senza mamma e papà, ma si è sentita comunque parte di una famiglia. Anna è tornata quasi completamente senza voce ma con gli occhi che le si inumidiscono quando racconta dei giorni passati.

Anna è tornata anche stavolta, grazie a questo sport, arricchita di qualcosa che né io né la scuola avremmo mai potuto darle.

E allora mi piace pensare che prima di ringraziare tutti quelli che l'hanno aiutata in questo percorso devo ringraziare lei, perché si è autodeterminata, perché si è imposta quando io non la credevo in grado di sbocciare, perché ha fatto una scelta sapendo bene cosa le serviva molto più di quanto lo sapessi io.

Anna ha fatto tutte le foto di questi giorni con espressione seria, perché è dentro con tutte le scarpe a quella fase di vita che chiamiamo adolescenza, nella quale si racconta che viene malissimo nelle foto se sorride. Ma la sua espressione quando è tornata a casa era questa. Quella di un sorriso che difficilmente puoi contenere, quella di un sorriso che sboccia dentro prima di affacciarsi sulle labbra.
Un sorriso nel quale sono caricati i suoi quattro giorni appena passati.

Si può forzare un sorriso? Solo quando nasce da dentro ed è talmente potente che ormai non ce la puoi fare a contenerlo".

 

 

Set 24
2023

La delegazione del rugby tra le più numerose della manifestazione, gare gestite per scelta senza classifica ma puntando alla condivisione tra le rappresentative regionali

 

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La Costa Jonica della Basilicata ha ospitato in questi giorni oltre 4000 atlete ed atleti da tutta Italia per l’ottava edizione estiva del Trofeo CONI, a calendario dal 21 al 24 settembre 2023.

Il Trofeo CONI è un appuntamento annuale, organizzato di volta in volta in una nuova location, che vede confrontarsi tutte le rappresentative regionali in svariate discipline sul modello di una vera e propria "mini-olimpiade" per ragazze e ragazzi Under 14, con le Finali Nazionali che arrivano a conclusione di un percorso di qualificazione spalmato nei mesi precedenti a livello territoriale.

Prima della Costa Jonica in Basilicata, le finali estive del Trofeo CONI si sono svolte nel 2014 a Caserta, nel 2015 a Lignano Sabbiadoro, nel 2016 a Cagliari, nel 2017 a Senigallia, nel 2018 a Rimini, nel 2019 a Crotone, Cutro e Isola di Capo Rizzuto ed infine nel 2022 a Valdichiana Senese.

Secondo una precisa filosofia incentrata sulla partecipazione e l'impegno e focalizzata sul valore dell'esperienza, tramite il coordinamento di Promozione & Partecipazione la FIR prende parte al Trofeo CONI con la disciplina del Tag Rugby, quest'anno giocata sulla splendida spiaggia di Nova Siri.

Presenti 19 rappresentative regionali, ognuna composta da 10 atlete/i e due tecnici, per un totale di 230 iscritti, tutte e tutti nuovi tesserate e tesserati, solo con con squadre miste maschi/femmine, privilegiando la presenza di giovani rugbiste (Veneto, Toscana e Provincia di Bolzano hanno in particolare iscritto solo ragazze). Elemento fondamentale, la FIR prevede la competizione, ma non stila una classifica e non determina vincitori e podi: tutte e tutti vengono incoraggiati ad impegnarsi al massimo delle loro capacità e il valore dell'esperienza vissuta insieme è il premio che tutte e tutti ricevono.

 

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Il programma rugbistico ha visto nella giornata di venerdì 22 settembre lo svolgimento della grande festa del Tag Rugby presso la spiaggia prospicente il Villaggio Giardini d’Oriente, nelle cui strutture erano ospitate tutte le 19 delegazioni intervenute: tra mattino e pomeriggio, tutte le squadre hanno potuto con altre 7 o 8 Regioni. Nella mattinata del sabato, invece, si è svolta l'attività "a colori": le regioni di sono mescolate ed hanno composto 19 squadre miste, che hanno giocato tra loro, valorizzando così ancora di più l'esperienza, al di là dell'appartenenza territoriale.

Al temine della due-giorni, tutte e tutti hanno ricevuto non la medaglia, ma uno zainetto targato RugbyxTutti, consegnato a ciascuna e ciascuno dai rappresentanti della FIR: il Responsabile Nazionale di Promozione & Partecipazione Francesco Grosso, il Delegato della Basilicata Michele Sabia, il Presidente del Comitato Regionale Puglia Gaetano Nigri, il Delegato della Calabria Salvatore Pezzano e la neo-Delegata della Valle d’Aosta Rossana Aquadro. Con loro anche il Tecnico Regionale Puglia Stefano Raffin e il Coordinatore di Promozione & Partecipazione Puglia Maurizio Assenti.

"Una magnifica esperienza, per noi adulti ma soprattutto per tutte le nostre rugbiste e i nostri rugbisti", commenta Francesco Grosso. "La formula con cui FIR partecipa al Trofeo CONI è sicuramente anomala rispetto allo spirito competitivo della manifestazione, ma è una formula che siamo certi possa lasciare in chi vi partecipa l'impressione viva di un'esperienza tanto divertente quanto formativa, che per la fascia d'età coinvolta è secondo noi la migliore possibile. Ringraziamo tantissimo il CONI per questa magnifica opportunità e per tutto l'impegno profuso nel Trofeo. La Cerimonia di Apertura, quella di Chiusura, il villaggio tutti assieme, sono tutte esperienze in puro spirito olimpico che regalano a tutte e at tutti noi emozioni incredibili, capaci di compensare ampiamente anche piccoli/grandi sacrifici come ad esempio le 14 ore di viaggio da Bolzano a Nova Siri. Per quanto ci riguarda, un successo sotto ogni punto di vista".

Molto soddisfatto anche il "padrone di casa", il Delegato FIR Basilicata Michele Sabia: "Sono davvero felice per come sono andate le cose, le ragazze e i ragazzi si sono divertiti moltissimo, le allenatrici e gli allenatori sono entrati pienamente nello spirito di queste due giornate dimostrandosi super collaborativi. Il format che abbiamo utilizzato ha sicuramente favorito l'impegno, il divertimento e la socializzazione, costruendo un'esperienza davvero indimenticabile per tutti".

 

 

 

 

Ago 29
2023

In parallelo alla Coppa del Mondo francese, Club, Delegazioni e Comitati Regionali pronti a regalare un mese di esperienze ovali tra campo e club house 

 

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Roma – Dal prossimo fine settimana Settembre diventa ufficialmente “Il Mese del Rugby” italiano grazie alle attività condivise tra Club, Comitati Regionali, Delegazioni Regionali e l’Area Promozione & Partecipazione della Federazione.

Sulla matrice degli Open Days svoltisi negli ultimi due anni, il progetto “Mese del Rugby” si propone di mettere in rete le numerosissime attività promozionali organizzate dai Club strutturandole come una vera festa di accoglienza “ovale” aperta a bambine e bambini, ragazze e ragazzi (principalmente in fascia d’età 5-14 anni) dal Nord al Sud del Paese, consolidando la collaborazione tra Federazione, Territorio e Società affiliate attraverso un format rodato con strumenti, contributi tecnici e linee guida comuni cui ogni Club può riferirsi per adattare ciascun evento al proprio contesto territoriale.

L’obiettivo, in linea con quanto costruito negli ultimi anni, rimane sempre quello di ampliare il vivaio di giovani rugbiste e rugbisti praticanti, coinvolgendoli in un’esperienza di squadra vissuta tra campo da gioco, spogliatoi e club house, con tanto di “Certificato di Amicizia” ufficiale firmato dal Presidente della Federazione Italiana Rugby consegnato al termine della giornata.

Il tutto nel contesto che vede tutta la comunità del rugby italiano pronta a sostenere la squadra Azzurra maschile impegnata nel Mondiale “France 2023”, in programma nel Paese transalpino dall’8 settembre al 28 ottobre prossimi: un veicolo importantissimo per coinvolgere un bacino d’interesse sempre più ampio.

Francesco Grosso, Responsabile Nazionale Promozione & Partecipazione: “Abbiamo pensato di trasformare gli Open Day nel Mese del Rugby per dare il contributo più ampio possibile ai Club che in tutto il Paese si impegnano lungo il mese di settembre per farsi conoscere sul proprio territorio, invitando bambine e bambini a provare non solo il nostro sport, ma un’esperienza vera e propria da rugbisti di quella società, immergendosi nell’ambiente e nell’atmosfera che, come è noto, vede nel campo da gioco solo una parte di un qualcosa di molto più ampio e profondo.

Francesca Gallina, Consigliera Federale con delega a Promozione & Partecipazione: “Gli strumenti messi a disposizione e il supporto della struttura tecnica e organizzativa della Federazione e degli organi territoriali, la campagna di comunicazione su scala locale e nazionale, il sostegno delle giocatrici e dei giocatori delle nostre Nazionali,  costituiscono un patrimonio che rende l’imprescindibile lavoro dei Club potenzialmente più efficace, in un progetto che vede tutte le componenti lavorare come un’unica squadra per arrivare alla meta: far conoscere a quante più famiglie possibile quello che la nostra disciplina può offrire dal punto di vista sportivo ed educativo”.

Tutte le info e le modalità di partecipazione, compresa la mappa del Club più vicino, sono disponibili sul sito della Federazione Italiana Rugby cliccando sulla sezione dedicata a Promozione & Partecipazione (https://rugbyxtutti.federugby.it

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