In Calabria e Sicilia prosegue il progetto condiviso tra FIR, Polizia di Stato e Fiamme Oro per la diffusione di una cultura della legalità legata ai valori del rugby nelle scuole cittadine
in collaborazione con gli Uffici Stampa CR Sicilia e Delegazione Calabria
Al giro di boa del primo anno di attivazione, prosegue nelle regioni del Meridione lo sviluppo del progetto "Rugby & Legalità", varato in collaborazione tra la Commissione Rilancio Sud della Federazione Italiana Rugby, la Polizia di Stato e le Fiamme Oro Rugby.
Il programma si snoda nelle città sede del progetto con il pieno coinvolgimento della Polizia di Stato, in termini di strutture e personale, per agevolare la promozione sinergica dei valori del rugby, del rispetto delle regole, della legalità e del senso delle istituzioni, in un allineamento totale tra la Mission di FIR e quella dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato. Nell'ambito del progetto è previsto infatti l’intervento di agenti-educatori della Polizia di Stato affiancati sia da tecnici regionali FIR che dai Club del territorio, per incentivare una cultura dello sport con ricadute specificamente tecniche da un lato - finalizzate all’aumento della base dei praticanti nelle categorie giovanili sia maschili che femminili - e sociali dall’altro, puntando alla condivisione di valori quali l’inclusione sociale e la cultura della legalità.
Qui Reggio Calabria
Lo scorso 23 gennaio i referenti di FIR Calabria Aldo Rositano e Sandro Gaito, assieme agli agenti formatori della Polizia di Stato, ne hanno parlato incontrando i ragazzi dell'Istituto Comprensivo "Corrado Alvaro - Giudice Scopelliti" di Reggio Calabria, guidati dalla Dirigente Adriana Labate. Testimonial d'eccezione Giuseppe "Beppe" Artuso, membro della Commissione Rilancio Sud, che proprio a Reggio mosse i primi passi da rugbista prima di intraprendere un'importantissima carriera col Petrarca Padova ed in maglia Azzurra.
Qui Palermo
Venerdì 3 febbraio, a Palermo, festa per oltre 600 alunni dell'Istituto comprensivo statale "Guglielmo Marconi" a chiusura del secondo ciclo di interventi del progetto. L'evento ha avuto per scenario spalti e campo da gioco dello stadio intitolato a Vito Schifani, uno degli agenti della scorta del Giudice Giovanni Falcone scomparso a Capaci.
Una giornata decisamente riuscita, svoltasi alla presenza del Vice-Questore di Palermo, Dott.ssa Silvia Como, dell'Assessore allo Sport del Comune di Palermo, Sabrina Figuccia, della Dirigente scolastica Prof.ssa Rosalba Floria, del primo Dirigente dell'XI Reparto mobile di Palermo, Giuseppe De Blasi e dell'Ispettore della Polizia di Stato Santi Morana, insieme ai docenti dell'istituto scolastico e agli agenti coinvolti nel progetto.
Presenti per la Federazione Italiana Rugby la Consigliera Federale Antonella Gualandri ed il Responsabile Nazionale per il Rugby di Base Francesco Urbani, mentre per il Comitato Regionale Sicilia della FIR il presidente Gianni Saraceno era accompagnato dal Tecnico Regionale Tito Cicciò: con loro, anche i presidenti del Rugby Palermo e delle Iron Ladies Rugby Palermo Stefano Massari e Francesco Castigliola, accompagnati da atlete, atleti e dirigenti. Per le Fiamme Oro Rugby, presente il Direttore Sportivo Claudio Gaudiello.
"Il rugby è uno sport che oltre alla dimensione tecnica, ne ha anche una importantissima umana e sociale", le parole di Antonella Gualandri, Consigliera Federale FIR. "La Sicilia è una bellissima terra, ma il rugby è certamente più diffuso e conosciuto altrove che non a Palermo, come ad esempio a Catania, e proprio per questo abbiamo deciso di partire da qui. Sono passati solo dieci mesi da quando sono venuta per la prima volta ad avviare il progetto insieme al responsabile delle Fiamme Oro e devo dire che siamo felici di vedere tanto entusiasmo e tanta partecipazione ad un progetto che ha tra le sue finalità anche quella di costruire cose importanti con questi ragazz,i che non dobbiamo mai dimenticare essere gli adulti del domani".
"Un progetto decisamente interessante, articolato su piani diversi che toccano gli aspetti sportivi, sociali e culturali mettendo assieme Federazione, Polizia di Stato, Fiamme Oro Rugby e i Club delle città coinvolte", spiega il Tecnico Regionale FIR Sicilia Tito Cicciò. "E' indubbio che a Catania c'è una tradizione rugbistica più radicata, ma la diffusione anche in altri territori sta proseguendo positivamente, ed in particolare va sottolineato il lavoro svolto dal Comitato per la promozione del rugby femminile, importante visto che la Sicilia vanta una squadra di Serie A a Ragusa".
In rappresentanza del Questore di Palermo Leopoldo Laricchia, il Vice-Questore Silvia Como ha voluto evidenziare lo stretto rapporto tra cultura sportiva e cultura della legalità, un terreno valoriale comune che può e deve diventare un patrimonio condiviso da tutti i giovani palermitani. Sulla stessa linea anche l'intervento in chiusura dell'Assessore Comunale alle Politiche Giovanili e allo Sport, Sabrina Figuccia. "Il rugby e lo sport in generale possono essere veicoli diffusivi di valori fondamentali, e proprio in quest'ottica il Sindaco ha voluto unire due deleghe istituzionali come le politiche giovanili e lo sport, perchè l'una deve camminare necessariamente assieme all'altra. Complimenti alla Federazione, al Comitato Regionale col suo Presidente Gianni Saraceno, alla Polizia di Stato, alle Fiamme Oro Rugby, alle società sportive coinvolte, ma soprattutto complimenti agli Istituti scolastici che hanno deciso di aderire al progetto, dirigenti e studenti, la vera linfa di tutto questo".