News

Giu 13
2022

Dopo aver duramente lottato contro un tumore aggressivo ed infido, questa mattina, 12 giugno 2022, ci ha lasciato il professor Marco Visintin, una delle colonne del rugby toscano, maestro di vita e di gioco per generazioni di atlete ed atleti di una delle regioni più rugbistiche del Paese.

marco visintin 

 

Marco Visintin, 67 anni, professore di educazione fisica innamorato del rugby, anima del Gispi Prato ed infaticabile organizzatore del Trofeo Città di Prato, era il coordinatore di Promozione & Sviluppo per il CR Toscana, ruolo che sposava perfettamente la sua storia umana e sportiva e per il quale si era speso fino a quando le forze lo avevano retto.

In una nota ufficiale, il Comune di Prato ha espresso così il cordoglio di tutta la sua comunità: “Il professor Marco Visintin per molte generazioni di studenti è stato una vera leggenda dell'educazione fisica, sia dentro che fuori dalla scuola. Una grave perdita per lo sport cittadino e per la scuola. L’amministrazione comunale esprime le proprie condoglianze alla famiglia”.

 

Molto toccato anche sul personale, il Presidente del CR Toscana Riccardo Bonaccorsi lo ricorda così: “Una persona straordinaria, con un amore sconfinato per il nostro sport ed un costante impegno per renderlo sempre più popolare e diffuso. Il suo era un approccio a metà tra lo sport e la cultura, per quella sua capacità di interpretarne i valori più profondi rendendoli strumenti educativi per generazioni di rugbisti toscani: ci mancherà tantissimo, come tecnico, come organizzatore, ma ben di più come persona. Oggi per il rugby toscano è un giorno davvero triste”.

 

Commosso nel ricordo anche Francesco Grosso, Responsabile Nazionale di Promozione & Sviluppo: “Se dovessi usare due parole per descrivere la mia esperienza con Marco, non avrei dubbi: gentilezza e competenza. IL suo modo di intendere il nostro sport, ma soprattutto di trasmetterlo alle nuove generazioni, aveva qualcosa di unico, di prezioso. La sua caparbia, dopo aver sconfitto un’altra malattia terribile alcuni anni fa, è stata incredibile fino all’ultimo, il rugby italiano perde con lui una risorsa difficilmente sostituibile”.

Giu 09
2022

Storia di un progetto nato nell’alta Marca trevigiana per senso di responsabilità ed amore per il rugby, dove i cliché di genere non trovano nemmeno un po’ di spazio….

“RugbyXTUTTE” è stato il logo sul frontale delle maglie azzurre al torneo di qualificazione per la Female Rugby World Cup di Novembre in Nuova Zelanda. Come si sia chiuso quel torneo lo sanno tutti, un trionfo per le nostre ragazze che lo hanno vinto davanti a Scozia, Irlanda e Spagna giocando un rugby veloce, fisico e tecnico.

In pratica, il miglior spot possibile per un movimento, quello del rugby femminile italiano, che proprio grazie ai risultati internazionali delle nostre Azzurre, ora quinte nel ranking di World Rugby, sta crescendo anno dopo anno. In Veneto il costante lavoro di semina condiviso tra Club e Comitato Regionale (in particolare grazie all’indimenticabile e indimenticato Aldo Aceto, un’eredità raccolta benissimo dal team di tecnici coordinato ora dalla Responsabile di Area Elisa Facchini e dal Tecnico Sviluppo Femminile Guido D’Addario) sta passando ora anche alla raccolta, alimentando campionati e serbatoio delle Nazionali Under 18 e Seniores e piazzando ormai con regolarità in finale Scudetto le sue due migliori rappresentanti, le Ricce di Villorba e le Valsugirls (fresche di Scudetto proprio nella Finale contro le trevigiane).

WhatsApp Image 2021 09 12 at 19.17.04

Un buon esempio arriva da una realtà nata da poco, ma già salita agli onori della cronaca sia per i risultati, sia per il metodo.

4TEAM (da leggere con la M muta, così suona come FORTI) è il progetto unitario lanciato dal Rugby Valdobbiadene Segusino e costruito assieme a Rugby Feltre, Rugby Montebelluna e Rugby Piave: l’obiettivo era evitare la dispersione di quelle ragazze che, una volta raggiunta l’età della divisione dai maschi (fino all’Under 13 si gioca tutti assieme, poi dall’Under 15 i generi si dividono) in un territorio dove le proposte femminili non esistevano. “Sentivamo la responsabilità di non dover lasciare al loro destino le ragazze che avevano deciso di dare fiducia ai nostri Club”, racconta con entusiasmo Alessandro Ragazzi, presidente del Valdobbiadene Segusino. “Ne ho parlato con i colleghi di Feltre, Montebelluna e Piave, il problema era comune, la soluzione non poteva che essere nel fare squadra oltre le squadre, e così abbiamo creato una nuova realtà, una sinergia cui abbiamo dato un’identità ben precisa, a partire dal nome e dal logo, ma che certamente non si limita a questo”.

Due allenamenti a settimana, principalmente presso gli impianti del Valdobbiadene, grazie alle concessioni del Comune recentemente rinnovate ed ampliate, allenatori a rotazione, un sistema di trasporti integrato tra le quattro società, il supporto del Comitato Veneto, e nel giro di poco i risultati non mancano.

WhatsApp Image 2022 03 28 at 18.31.41

“Da questa stagione ci siamo iscritti alle competizioni ufficiali della FIR, disputando anche la Coppa Conference a XV, già solo questo un risultato fantastico”, prosegue il presidente Ragazzi. “Ma la soddisfazione più grande, oltre a vedere i nostri numeri in crescita e la fiducia delle giocatrici e delle loro famiglie in constante crescita, è stata la convocazione di alcune nostre atlete con la Nazionale Under 18, prima con i raduni, poi addirittura per un match in Francia ad inizio anno, ed infine con ben cinque atlete 4Team (tutte del Feltre, ma questo poco importa) nel gruppo azzurro che ha preso parte al primo U18 Women’s Rugby Festival organizzato dal Six Nations e disputato in primavera a Edimburgo”.

ALESSANDRO RAGAZZI SEGUSINO

Per tutta la nostra comunità rugbystica un onore ed un orgoglio pazzeschi, e certamente la miglior promozione possibile al nostro progetto, pensato per rompere ogni barriera di tipo sportivo e culturale, offrendo alle ragazze del nostro territorio opportunità identiche a quelle che fino a prima avevano solo i ragazzi”.

277522595 10160759327282448 3443919782809760839 n 2 2

Martina Busana, Erika Campigotto, Francesca Celli, Sofia Palladino e Silvia Fent le “paladine” del 4Team, ma c’è da credere che ben presto la rappresentanza crescerà ancora…


274535808 631039154824996 3151650525736692019 n 2 2

“Un progetto bellissimo, che si regge su entusiasmo e volontà di crescere”, conferma Elisa Facchini, Responsabile Promozione & Sviluppo del CR Veneto che ha seguito per conto dell’area tecnica il progetto assieme al collega Guido D’Addario. “Seminare rugby femminile non è mai facile, ma questo territorio e questi Club hanno saputo rispondere, adattando la soluzione al contesto e trovando in una collaborazione reale, che forse è meglio definire alleanza, tra queste quattro società la chiave del successo. Tutti hanno saputo fare un passo individuale indietro per farne dieci collettivi in avanti, ed i risultati stanno a testimoniarlo: il rugby è uno sport magnifico per tutti e per tutte, dobbiamo continuare a lavorare per rompere certi cliché culturali e finche ci saranno dirigenti come quelli del 4Team, noi come Comitato e come Federazione siamo pronti a fare la nostra parte”.

9 facchini ok

 

 

daddario ok

 

Giu 09
2022

Terzo appuntamento dell'iniziativa presso l'Istituto "Vico De Carolis", FIR e Fiamme Oro fanno lavoro di squadra con gli studenti sulla cultura dei valori

taranto 8 giugno


in collaborazione con il CR Puglia - ufficio stampa
Taranto
- Si è svolta ieri mattina, mercoledì 8 giugno, presso l’Istituto Comprensivo “Vico De Carolis” di Taranto il terzo incontro previsto all'interno del progetto condiviso tra Federazione e Fiamme Oro.

Il Presidente del CR Puglia della FIR Gaetano Nigri, insieme al Tecnico Regionale Maurizio Assenti, il tecnico della Polizia di Stato/Fiamme Oro Giovanni Tripaldi, il Preparatore Atletico regionale Luigi Martiradonna e Giuseppe Paciariello in rappresentanza della Società Amatori Taranto, hanno incontrato la Dirigente scolastica Giovanna Lato ed il vicepreside Ciro Gallo, con un gruppo di docenti, per esporre le finalità e il percorso del progetto da sviluppare nel prossimo anno scolastico presso l’IC “De Carolis”. 

Il programma prevede, infatti, un coinvolgimento della Polizia di Stato, in termini di strutture e personale, nelle città coinvolte dal progetto, per agevolare la pratica e la formazione, promuovendo sinergicamente i valori dello sport, rispetto delle regole, della legalità e delle istituzioni, in piena condivisione della mission e dei valori FIR con la filosofia dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato. All’interno del progetto è previsto l’intervento nelle scuole coinvolte di educatori della Polizia di Stato affiancati sia da tecnici FIR, che dei club del territorio, per incentivare una cultura dello sport con ricadute specificamente tecniche da un lato, con l’aumento della base rugbistica giovanile, e sociali dall’altro, con la condivisione di valori quali l’inclusione, il rispetto della legalità, il rispetto dell’avversario.

 L’iniziativa, è stata accolta positivamente dalla scuola tarantina, che conta circa 700 alunni e sarà inserita già entro giugno tra le attività in programmazione nell’anno scolastico 2022-23.

Giu 07
2022

touch rugby 1

 

ROMA - Si sono svolte sabato 4 giugno, presso la Cittadella del Rugby di Parma, le fasi finali del primo Trofeo Italiano di Touch Rugby.

Al termine della stagione, sviluppata attraverso una quarantina di tappe territoriali che hanno coinvolto 80 Club di 14 differenti regioni, dieci squadre si sono sfidate per il titolo di Campioni italiani di Rugby Touch, variante del nostro sport nell’ambito delle discipline di Rugby a 5 assieme a Beach, Tag e Snow Rugby: il Girone 1 includeva Macerata, Rugbio, Salento, Bagnaria Arsa e Grifoni Oderzo, mentre nel Girone 2 se la sono giocata Gispi Prato, CUS Roma Tor Vergata, Sabres, Pordenone e Pesaro.

Al termine delle fasi eliminatorie ne rimangono quattro a sfidarsi per il titolo: Pesaro Scottadito, Grifoni Oderzo, CUS Roma Tor Vergata e Macerata Ratatouch, con le prime due capaci di piazzare il colpo vincente e qualificarsi per il match che assegnerà il titolo. 

Preceduta dalla finale per il terzo posto, che ha visto il successo del Cus Roma Tor Vergata contro i Macerata Ratatouch, nel tardo pomeriggio scatta l’attesa Finalissima tra Grifoni Oderzo e Pesaro Scottadito: gara molto tirata, una meta per parte ed un equilibrio che sembra non incrinarsi fino ai minuti finali, poi una crepa difensiva tra i veneti viene letta benissimo dagli attaccanti pesaresi, che vanno a marcare il 2 a 1 destinato a non cambiare più.

touch rugby 3

Al fischio finale scatta la festa, prima con la consegna della Coppa, poi in un terzo tempo che ha coinvolto tutti i giocatori in un clima di amicizia e di condivisione che ha onorato al meglio spirito di squadra e senso di appartenenza, con la sfida già rilanciata tra tutti per l’appuntamento del prossimo anno.

Il rugby italiano viene da un periodo oggettivamente difficile, con la pandemia che ha davvero messo in difficoltà tanti Club e tanti giocatori”, il commento del Responsabile Nazionale per il Rugby a 5, Zeno Zanandrea. “Vedere però la gioia, l’impegno e la soddisfazione di queste squadre e di questi giocatori in una giornata di pura festa rugbistica come quella che abbiamo vissuto è stato magnifico, un segnale di positività e di ripartenza che dà il polso di un movimento che ha radici solide e tutte le possibilità di rialzarsi e tornare a crescere”.

Venendo al trofeo, complimenti a tutte le squadre finaliste: complimenti a Pesaro, ma anche all’Oderzo, realtà storica che pur da seconda ha festeggiato come se avessero vinto, coinvolgendo anche tutti gli altri in un terzo tempo bellissimo. L’edizione 2023 sarà ancora più bella, la Federazione crede molto nel potenziale del rugby a 5, e tutta la struttura lavorerà per rendere questo Trofeo un appuntamento sempre più importante”.

A riprova del grande spirito di squadra che ha contraddistinto la giornata, da segnalare che le tre rappresentative del Triveneto (Oderzo, Pordenone e Juvenilia Bagnaria Arsa) hanno condiviso per l'intera giornata delle Finali lo stesso pullman: avversari in campo, rugbisti fuori, fairplay sempre.

touch rugby 4

Sottocategorie