Abbattere gli stereotipi di genere promuovendo il rispetto di genere: rugby pugliese in prima linea
Prende avvio il progetto “Rugby+Donna. Pensare al rugby da una prospettiva al femminile” finanziato dalla Regione Puglia in merito alla misura di finanziamento “AVVISO A e D per la promozione dell’attività fisico-motoria-sportiva nell’anno 2024”.
Il progetto coinvolgerà l’intero territorio pugliese sino a giugno 2025 e si inserisce in un progetto a carattere nazionale che ha come obiettivo quello di fare del rugby uno strumento di crescita sociale e di benessere psicofisico. Attraverso la promozione del rugby femminile, il progetto mira a ridurre lo stereotipo di genere in ambito sportivo e a promuovere una cultura del rispetto e della parità.
La Federazione Italiana Rugby, per mezzo della rete dei Club diffusi sull’intero territorio regionale e coordinati dal Comitato Regionale Puglia, si propone sia come agenzia educativa, che affianca e coadiuva la Scuola nella sua missione formativa ed educativa rivolti ai cittadini consapevoli del futuro, sia come soggetto impegnato nel garantire a tutte e tutti il pieno diritto alla libera scelta della pratica sportiva.
Avere un'offerta anche sportiva dedicata e attenta ai bisogni di bambine e ragazze fa di questo progetto uno strumento a servizio dell’affermazione di una reale cultura dell’autodeterminazione femminile, potendo contare su un perimetro regolamentare ben definito che per consentire lo sviluppo del gioco prevede la perfetta coesistenza del diritto di attaccare e di quello di difendere, rendendo con ciò condivisa tra le atlete la considerazione di “opponente” come compagna e co-attrice di un leale confronto sportivo, e non come una nemica.
Rugby+Donna si articola negli ambiti regionali e di club attraverso tre macro-azioni:
- Attività sportiva diffuse sulle 4 aree regionali (Area 1. Foggia/BAT - Area 2 Bari - Area 3 Brindisi - Area 4 Taranto/Lecce)
- Attività collegiale in cui le ragazze e i ragazzi coinvolti si incontreranno insieme ai tecnici, formati per declinare al femminile l'attività sportiva rugbistica.
- Attività di sensibilizzazione con personale dei CAV (Centri Anti Violenza) territoriali a cui parteciperanno tutte le atlete e anche gli atleti maschi al fine di “educare”, “sensibilizzare” e “crescere” insieme.